Il Governatore Rossi ha preso carta e penna e ha scritto dalle colonne del QN che liberalizzare gli orari di apertura degli esercizi commerciali è inutile perché si corre il rischio soltanto di veder vincere la grande distribuzione e lievitare i prezzi al dettaglio. E a scapitarci sarebbero inevitabilmente i cittadini. In teoria il discorso non fa una piega. Ma si è chiesto il nostro Governatore se in questo momento, complice anche la Regione Toscana con decisioni discutibili (vedi accise sulla benzina), il vero problema non risieda nella perdita di potere d’acquisto da parte dei cittadini italiani, toscani in primis? Qui non si tratta di far battaglie ideologiche contro il liberismo selvaggio della Thatcher – per scriverla alla Rossi – quanto di capire se e in che modo si possa far tornare fiducia nei cittadini e soprattutto far quadrare i conti nei loro portafogli. All’intellettualismo di fine Ottocento forse è il momento di sostituire un po’ di sano pragmatismo che ci ha insegnato Peirce: la pratica quale criterio di verifica.

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