Quella di ieri è stata indubbiamente una delle giornate più lunghe della storia del Palio di Siena. Non solo per il notevole slittamento che ha subito la tratta, ma anche per la complessità nel capire le strategie delle contrade. Se negli ultimi anni infatti le accoppiate si sono sempre formate pochi minuti dopo l’arrivo dei cavalli nelle stalle, il fato ha complicato il quadro di questa carriera. La scelta dei capitani di escludere le regine Morosita Prima e Preziosa Penelope era data per scontata, l’assenza di un vero big e l’assegnazione dei cavalli alle contrade hanno pero’ dato fermento alle strategie dei capitani, solitamente semplici da concretizzare con una scelta di cavalli di pari livello. Facendo un esempio su tutti, Giovanni Atzeni detto Tittia era dato per certo con il giubbetto del Bruco, la sorte pero’ ha portato in via del Comune l’esordiente Su Re, e la sorpresa Alberto Ricceri detto Salasso. Tittia dunque si è orientato verso l’Onda, contrada che ha “saltato” per l’arrivo di Porto Alabe, cavallo che può vantare il record del palio moderno di essere alla sua nona carriera consecutiva. La Giraffa accende i riflettori su se stessa, grazie all’arrivo nella stalla della promettente Sarbana e soprattutto di Jonatan Bartoletti detto Scompiglio, decisamente non sazio di vittorie dopo lo storico cappotto conquistato nel 2016 con la Lupa. Si conferma ancora una volta il legame fortissimo tra Andrea Mari detto Brio e la Civetta, con Smeraldo Nulese che rappresenta un valore importante tra i dieci cavalli. Affascinante il ritorno in piazza di Dino Pes detto Velluto, addirittura a distanza di 13 anni: monterà nel Leocorno su Quasimodo di Gallura. La Torre si affida per la prima volta a Sebastiano Murtas detto Grandine, che monterà la grigia Querida de Marchesana, uno dei quattro cavalli esordienti. Si profila il debutto di Andrea Coghe a cavallo nella Selva su Solu Tue Due, proprio quando sembrava definita la monta di Giuseppe Zedde detto Gingillo. Si forma nuovamente il binomio Tartuca-Trecciolino: Gigi Bruschelli monterà Tornasol ed indubbiamente è alla caccia del record delle 14 vittorie che appartiene ad Andrea Degortes detto Aceto. Infine la coppia di rivali Aquila-Pantera: con il giubbetto dei Quattro Cantoni ci sarà Carlo Sanna detto Brigante su Renalzos, con quello di Stalloreggi Enrico Bruschelli detto Bellocchio su Mississippi. Si prospetta dunque un palio dalle mille sfaccettature e con mille suggestioni, anche se il 2 luglio sera, come spesso accade, potrebbe essere tutto più semplice del previsto.

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