Quelli che sotto l’ombrellone seguono il titolo MPS si saranno accorti del notevole aumento del prezzo delle azioni, circa il 20% in più nelle ultime sei sedute. Impatto positivo delle ferie sui titoli bancari? No. Il motivo principale è la discesa dello spread. MPS ha in portafoglio decine di miliardi di titoli di stato; quando lo spread scende, come in questa settimana, questi titoli valgono di più e, di conseguenza, anche le azioni valgono di più. Il titolo MPS va quindi in direzione inversa allo spread, e continuerà a farlo finché il rendimento dei titoli di stato italiani sarà così volatile. Sono tuttavia importanti le recenti dichiarazioni di Profumo: la banca “rischia” ancora la nazionalizzazione (se non riuscisse a restituire i Monti-bond), ma potrebbe ancora evitarla. Profumo,  soprattutto, rivela una notizia che se fosse stata comunicata appena un anno fa sarebbe esplosa nella città di Siena come una bomba atomica, e cioè l’annuncio che la quota della fondazione in MPS scenderà sotto il 10%. Profumo sta dicendo che MPS cambierà padrone: il nuovo proprietario potrebbe essere il Tesoro italiano; oppure un compratore non ancora apparso all’orizzonte. Una iattura per i sostenitori del controllo di Siena sulla banca (controllo a cui Profumo dà chiaramente la colpa per gli eventi catastrofici degli ultimi anni), ma forse non per il mercato, per il quale la banca potrebbe essere una buona opportunità, soprattutto a prezzi così bassi.

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Docente di matematica finanziaria all'Università di Siena