La Procura di Siena ha deciso di aprire un nuovo filone di inchiesta verso ignoti per insider trading, a seguito della fuga di notizie sull'intenzione di MPS di citare in giudizio per danni le banche Deutsche Bank e Nomura, presumibilmente sulla vicenda dei derivati. Per questo filone di inchiesta, Banca MPS ricopre il ruolo della vittima. Resta da stabilire chi sono gli ignoti che potrebbero aver perpetrato il reato (dipendenti della banca? Gli avvocati a conoscenza della citazione? Giornalisti?).
 
Cos'è l'insider trading? E' il reato penale che commette chi esegue transazioni su titoli finanziari di società quotate in borsa sulla base di informazioni privilegiate in suo possesso e non di dominio pubblico. Il caso di scuola presentato nelle aule di Università è quello del manager di un'azienda, al quale è sostanzialmente proibito vendere e acquistare titoli della società che amministra. Il manager, infatti, conosce meglio di chiunque altro i prospetti di guadagno e perdita dell'azienda che dirige, e potrebbe quindi facilmente realizzare dei profitti sul mercato sulla base di decisioni che deve ancora prendere. Tali profitti sarebbero però sottratti agli azionisti, che hanno incaricato proprio il manager stesso di salvaguardare i loro interessi. Per questo motivo, la compravendita di azioni è interdetta al manager e, più in generale, a chiunque venga a conoscenza di informazioni non disponibili pubblicamente. Il reato che commette chi viola questo principio prende il nome di aggiottaggio, il termine insider trading è quello anglosassone.
 
Proviamo a desumere dalle agenzie di stampa cosa potrebbe essere successo in questo caso. Il CdA ha deciso di citare in giudizio le due banche con sede a Londra; tale notizia aveva il potenziale (spiegherò dopo perché) di far salire il valore del titolo MPS, ma solo una volta resa pubblica tramite il deposito della citazione in tribunale. Tutti quelli che sapevano della decisione (i membri del CdA e gli avvocati incaricati della citazione in primis) avrebbero potuto commettere il reato di insider trading acquistando titoli MPS per poi rivenderli, a prezzi più alti, dopo l'ufficialità della notizia, derubando di fatto gli azionisti MPS. Per questo motivo, il Testo Unico per la Finanza vieta espressamente ogni fuga di notizie su una citazione in giudizio prima che la stessa sia depositata in Tribunale. Essendo la procura venuta a conoscenza della fuga di notizie, è costretta ad indagare per insider trading, per vedere se c'è stato, nel lasso di tempo intercorso, un flusso di acquisti anomali del titolo MPS.
 
La vicenda quindi si prefigura come un atto dovuto della Procura; vedremo a quali risultati porterà l'indagine. Intanto però, è importante e positiva la decisione di citare in giudizio le due banche d'affari. Evidentemente, anche alla luce della nuova valutazione dei derivati, avvenuta un mese fa, che ha portato all'iscrizione in bilancio di una perdita di 800 milioni, il CdA MPS ritiene che la valutazione iniziale degli strumenti Alexandria e Santorini non sia stata fatta in linea col mercato, e che quindi il comportamento di Deutsche Bank e Nomura non sia stato del tutto trasparente. Se il giudice desse ragione a MPS, la banca potrebbe risparmiare centinaia di milioni.

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Docente di matematica finanziaria all'Università di Siena