Non tutti i federalismi vengono per nuocere, verrebbe da dire. A San Gimignano, patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco il sindaco Giacomo Bassi ha di che rallegrarsi. Finalmente, dopo anni e anni di battaglie, potrà riabbracciare l’area dell’ex carcere di San Domenico e restituirla alla comunità. Niente di che stupirsi se non che stiamo vivendo uno dei periodi più bui per le pubbliche amministrazioni e gli enti locali in primo luogo. Trasferimenti ridotti al lumicino, programmazione quasi annullata e le poche risorse disponibili tutte destinate a cercare di garantire quel minimo di servizi essenziali che la gente si aspetta. Ecco quindi che la notizia di un recupero di un’area di 20mila metri quadrati in seguito all’applicazione degli effetti di una legge nazionale sul “Federalismo demaniale” (pensate!) con un conseguente investimento di circa 18milioni di euro per uno spazio culturale da mettere a disposizione di tutta la provincia senese e dei cittadini dovrebbe regalare almeno un sorriso. A patto che il progetto riesca a vedere la luce e non diventi un’altra occasione mancata in questo Paese.

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