crowe_valdorciaSegnalo volentieri l’incontro “‘La cultura come volano per la promozione del territorio e il marketing del turismo” in programma mercoledì 1 ottobre, alle ore 17.30 al Cinema Alessandro VII di Siena, nell’ambito del Terra di Siena International Film Festival.

Lo segnalo perché centra perfettamente un argomento molto importante per chi si occupa di turismo, ovvero la capacità della narrazione cinematografica di incidere sul territorio e la promozione turistica, con un approccio e un linguaggio innovativo.

Non mi interessa qui ripetere il lungo elenco di come le storie e le immagini cinematografiche abbiano avuto un ruolo fondamentale nel rendere attraenti e suggestive certe località o certi paesaggi, dalla Monument Valley di “Ombre Rosse” (1939) il capolavoro western della coppia John Ford/John Wayne ai dintorni di Pienza dove furono girate le scene de Il gladiatore” (2000) con il ritorno a casa di Russel Crowe diretto da Ridley Scott.

Mi interessa invece segnalare come molto spesso, anche da noi in Toscana (e non solo),  dietro ad immagini cinematografiche bellissime, viste ed amate da milioni di spettatori in tutto il mondo, corrisponda il nulla.

Non si coglie, cioè, l’opportunità di una promozione di così alto impatto emozionale, per organizzare un’accoglienza di qualità, smart se vogliamo usare questa parola, che renda emozionante la visita diretta ai luoghi visti nel film.

Non si tratta di mettere un cartello o di organizzare riproduzioni-paccottiglia di scene cinematografiche, cose che spesso fanno tristezza e quindi rovinano l’esperienza, invece di renderla esaltante. Esperienza che spesso una persona preferisce vivere da sola, senza condividerla, proprio perché personalissima. Ma di far sapere in maniera puntuale, e rendere facilmente raggiungibili questi luoghi cui il cinema (o altre forme video, oggi non meno incisive) hanno dato un fascino speciale. Così come siamo abituati a indicare dove è una chiesa o un castello o una pianta secolare. E di costruire attorno ad un essa un’opportunità di soggiorno. Turismo, in fondo, significa avere un motivo per andare in un luogo.

Siccome esempi positivi non mancano, non ci sarebbe che da prendere spunto e ripercorrere le strade virtuose aperte da altri: qualcuno si ricorda che di Bagno Vignoni nessuno sapeva nulla fino al 1982, quando Andrej Tarkovskij ci girò le scene più intense di “Nostalghia”?

 

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