Unioni dei Comuni e servizi in convenzione. La storia infinita potremmo dire. In principio furono i piccoli Comuni a gridare allo scandalo. Due giorni fa il Lazio, oggi la Lombardia. Alcune regioni italiane sembrano proprio non aver digerito quanto indicato dal Parlamento e hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro l’articolo 16 della Legge 148 del 14 settembre 2011. In pratica una levata di scudi contro la Manovra Bis che ha introdotto la normativa che obbliga i piccoli Comuni a nuovi adempimenti in materia di aggregazione e associazione di servizi in convenzione o unione. Una protesta che presto potrebbe coinvolgere altre regioni portando a decisioni clamorose e rimettere tutto in discussione ma soprattutto che dimostra, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, come su questo tema sia mancata unità di intenti tra centro e periferia, chiarezza e soprattutto un indirizzo preciso in termini di riscontri oggettivi (i tanto sbandierati risparmi?). Con un risultato su tutti: quello della confusione che regna sovrana e con un’applicazione della normativa a macchia di leopardo. Zitti e mosca.

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