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Quasi 5 mila metri quadri (4700 per l’esattezza) di superficie espositiva e 47 sezioni divise in 8 aree tematiche nelle quali saranno esposte sette imbarcazioni di epoca romana, databili tra il III secolo a.C. e il VII secolo d.C. e circa 8 mila reperti: apre ufficialmente al pubblico il Museo delle Navi Antiche di Pisa, dopo un percorso di ricerca e restauro durato vent’anni.

Inaugurazione con il Ministro Bonisoli La cerimonia di inaugurazione si svolgerà domenica alle 18.00 con il Ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli. Il museo è allestito agli Arsenali Medicei, in Lungarno Ranieri Simonelli, e dalle 21 alle 23, in occasione della tradizionale luminara di San Ranieri (quando decine di migliaia di lumini a cera incorniciano i palazzi storici dei Lungarni), sarà possibile visitarlo gratuitamente mentre, dal giorno successivo, l’esposizione sarà aperta al pubblico. Saranno esposte le navi di età romana e i reperti a esse riferiti rinvenuti nel cantiere delle Navi Antiche e restaurati nel Centro di restauro del Legno Bagnato.

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Il sindaco Conti: «Per Pisa ulteriore opportunità di crescita culturale» «E’ con grande emozione che da sindaco di Pisa mi appresto a vivere un momento epocale, atteso da quasi venti anni dalla città – dichiara il sindaco Michele Conti – : Emozione, ma anche consapevolezza dell’importanza che questo Museo avrà non solo per la conoscenza universale, essendo considerato uno degli eventi più importanti e attesi dell’archeologia italiana fin dal 1998, anno della fortuita scoperta dei relitti navali eccezionalmente conservati, ma anche per il futuro della nostra città. Occorre dunque che Pisa si faccia trovare all’altezza di questa nuova sfida che si apre con l’inaugurazione: quella di cogliere l’opportunità di un’ulteriore crescita culturale dell’intera comunità e, contestualmente, quella di inserire il museo all’interno di un sistema integrato di offerta culturale e turistica per mostrare a tutto il mondo il prezioso patrimonio storico-artistico del nostro territorio, finalmente restituito alla piena fruizione pubblica. Per la concreta opportunità di far rivivere a tutti i cittadini, mediante un moderno allestimento, un viaggio nel mare dell’antichità che caratterizza il museo, corre l’obbligo di ringraziare i funzionari del Ministero e della Soprintendenza per i Beni Culturali unitamente a tutti gli studiosi e i professionisti che hanno portato avanti un progetto ambizioso e lungimirante, dalla scoperta delle navi fino al traguardo dell’inaugurazione di domenica prossima».

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