Era stato notato mentre girava per il capannorese armato e la sua decisamente inquietante presenza è stata segnalata alla Polizia. Immediatamente sono scattate le indagini della Digos di Lucca che, grazie alle descrizioni raccolte dai testimoni, sono riusciti a risalire all’uomo, un 44enne già noto alle Forze dell’Ordine sia perché vicino ad ambienti di estrema destra – anche se attualmente non appare impegnato nella politica attiva –, sia perché ritenuto uno degli autori dell’aggressione a un clochard di fronte a un locale, assieme a un altro esponente dell’estrema destra lucchese, membro dei ‘Bulldog’, gruppo di ultras connotato politicamente a destra.

La perquisizione Sabato mattina è scattata la perquisizione dell’abitazione del 44enne e, qua, gli investigatori hanno trovato il riscontro dei loro sospetti. Hanno, infatti, trovato un fucile del tipo ‘doppietta calibro 12’, smontato ma perfettamente funzionante e in buono stato di conservazione, un altro fucile, monocanna, marca Beretta, calibro 24 con numero di matricola ben visibile e che ha permesso agli investigatori di appurare che non ne era stato denunciato il possesso e diverse cartucce; una pistola scacciacani, nascosta sotto un armadio e le sue munizioni; uno sfollagente telescopico in metallo; una mazza tipo baseball; 11 cartucce cariche di cui 10 calibro 12 e una calibro 20 e circa 50 cartucce di altri calibri.

L’arresto e le indagini Il Magistrato ha disposto per il 44enne gli arresti domiciliari e ha richiesto la convalida dell’arresto al Gip del Tribunale di Lucca: l’udienza è stata fissata per martedì 16 aprile. Intanto le indagini hanno permesso di stabilire che la matricola della doppietta calibro 12 era stata alterata con una ripunzonatura, cosa che, di fatto, ha reso l’arma clandestina e, per questo motivo, l’uomo è stato arrestato e dovrà rispondere dell’aver infranto la normativa in materia di armi. Dovrà, inoltre, rispondere anche di altri reati: ricettazione per la detenzione dell’arma clandestina, detenzione illegale di un fucile non dichiarato all’Autorità preposta e detenzione abusiva di munizionamento.

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