Marcello Clarich con il sindaco di Siena Bruno Valentini

«La presa di posizione del presidente della Fondazione Mps, che non sappiamo se condivisa dalla deputazione amministratrice e dalla deputazione generale, suona come una ingerenza, come una sorta di censura preventiva nei confronti del Consiglio Comunale». Così in una nota il sindaco di Siena Bruno Valentini risponde al comunicato stampa in cui la Fondazione Mps «esprime forti perplessità» sul vincolo di mandato nel rapporto tra Comune di Siena e propri designati nella deputazione generale. Il principio del vincolo di mandato per i 4 rappresentanti di nomina del sindaco all’interno dell’organo di indirizzo della Fondazione Mps è inserito nelle modifiche allo statuto del Comune di Siena redatto da una commissione consiliare e la cui discussione era all’ordine del giorno del Consiglio comunale odierno poi sospeso prima del dibattito in merito.

La lettera incriminata Valentini punta il dito contro il presidente della Fondazione Mps Marcello Clarich che, secondo quanto si apprende, avrebbe firmato la lettera ricevuta questa mattina dal primo cittadino di Siena in cui si esprimono le perplessità sul vincolo di mandato. Lo stesso Clarich ha annunciato nei giorni scorsi di non ricandidarsi al vertice della Fondazione Mps. «Il Comune di Siena è ben conscio della normativa vigente sui rapporti fra enti designanti e organi amministrativi delle Fondazioni di origine bancaria, ai quali lo Statuto e leggi garantiscono una legittima indipendenza» risponde ancora il sindaco alla nota della Fondazione Mps che spiegava come valutasse «le iniziative necessarie alla tutela della propria indipendenza, sancita dalla normativa vigente e dalla giurisprudenza costituzionale».

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