A Pisa «la rapida diffusione del contagio ha determinato la saturazione degli spazi disponibili nel Covid Hospital del Santa Chiara e, a Cisanello, della Bolla Covid e degli altri reparti di area medica riconvertiti in degenze Covid nelle scorse settimane: un piano articolato che ha permesso finora di mantenere in piedi due regimi, e quindi di portare avanti, oltre ai percorsi dell’emergenza-urgenza e dell’oncologia, anche l’80% dell’attività chirurgica di elezione». A dirlo la direttrice generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa Silvia Briani.

Necessaria riduzione attività chirurgica programmata Con la riorganizzazione dei reparti, prosegue Briani, è stato possibile «inoltre riservare una quota elevata di posti letto di area medica a servizio del Pronto soccorso: allo stato attuale, però, visti i crescenti numeri della pandemia si pone la necessità di rendere disponibili anche le postazioni di terapia intensiva dell’Edificio 30 di Cisanello, e ciò comporterà un’inevitabile ulteriore riduzione dell’attività chirurgica programmata, che verrà definita in accordo con la Regione e le altre componenti aziendali».

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