Ammonta a 1.578.099 euro la cifra raccolta dalla campagna di crowdfunding ‘Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani’, che 6 cooperative di consumo hanno promosso a beneficio dal MadLab della Fondazione Toscana Life Sciences, i cui ricercatori sono impegnati contro il Covid-19. La cifra raccolta con 151mila donazioni in 40 giorni è stata ‘raddoppiata’ da Unicoop Firenze, Coop Alleanza 3.0, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia, Coop Unione Amiatina e Coop Reno.

Un nuovo laboratorio I fondi raccolti, consegnati simbolicamente oggi a Firenze, serviranno per realizzare un nuovo laboratorio all’interno di Toscana Life Sciences, guidato dallo scienziato Rino Rappuoli, per studiare anche le nuove mutazioni del virus: in particolare verrà costituito un team di Data Science per l’applicazione di competenze informatiche e nuove tecnologie al servizio della ricerca scientifica, che permetterà un più rapido passaggio dalle scoperte scientifiche all’utilizzo pratico dei nuovi trattamenti medici, e si realizzeranno un’area di stoccaggio freddo e un laboratorio per la gestione di patogeni, come il Coronavirus, in un ambiente di massima sicurezza.

Landi (Tls): «Due nuove borse di studio per investire in giovani talenti» « Grazie all’iniziativa delle coop «siamo riusciti a raccogliere risorse importanti che ci permetteranno di realizzare un nuovo laboratorio Bsl3 e altre infrastrutture e di rafforzare il gruppo di ricerca anche con la creazione di una nuova unit all’interno di Tls», spiega Fabrizio Landi, presidente della Fondazione Tls, aggiungendo che «sempre grazie al progetto di crowdfunding di Coop siamo in grado di finanziare anche due nuove borse di dottorato, della durata pluriennale, per continuare a investire nei giovani talenti».

Mori (Cons. Sorveglianza Unicoop): «Non esiste futuro senza ricerca» Per Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, «la pandemia ha riportato in primo piano l’importanza della ricerca scientifica. Come Coop abbiamo deciso di sostenere una importante realtà che ha sede in Toscana ma opera a livello internazionale e abbiamo voluto promuovere una raccolta fondi popolare tra i nostri soci e clienti, che facesse arrivare capillarmente a tutti il messaggio che non esiste futuro senza ricerca e che è compito di tutti, ognuno come può, sostenere i giovani ricercatori di talento che possono aiutarci a sconfiggere il virus e le sue mutazioni. Siamo molto felici della risposta che è arrivata dal territorio e della grande voglia di contribuire che è emersa nelle scorse settimane».

Articolo precedenteScorie nucleari. Rosignoli (Pd): “Su tema comune, bene unità di intenti politica regionale”
Articolo successivoZanardi, consegnate le integrazioni del super perito. Adesso tocca alla Procura