«I fenomeni meteorologici intensi – ne sono tristi esempi quelli accaduti nei giorni scorsi nel nord Italia –  stanno assumendo carattere di periodicità. Si tratta ormai di episodi frequenti che tendono a diventare “normali” e con questa “normalità” dobbiamo fare i conti. Prima di tutto intervenendo urgentemente in tutte le opere finalizzate alla mitigazione del rischio già programmate che molto spesso sono anche già finanziate». Così Andrea Tanzini, presidente di Ance Siena, interviene sul blocco dei fondi per il dissesto idrogeologico segnalato da Ance nazionale a seguito della Nota di Aggiornamento al DEF.

«Aggiornamento urgente sull’adeguatezza» «In secondo luogo va avviato un aggiornamento urgente sull’adeguatezza delle misure previste alla luce dei nuovi scenari. E questo vale anche per la Toscana in cui molto è stato fatto. All’indomani della pubblicazione della LR 41/2018 la nostra associazione organizzò un convegno per illustrare l’impatto delle misure adottate sulle attività economiche che insistono in aree potenzialmente soggette ad allagamenti chiamando, al contempo, le istituzioni ad attivarsi per il contenimento del rischio. Su questa falsariga invitiamo il nuovo Consiglio Regionale e il governatore Giani a monitorare il completamento di tutte le opere di mitigazione del rischio idraulico già previste e a programmare velocemente quelle ancora mancanti: in particolare dove sono localizzate aree industriali che per indicazione dei piani urbanistici hanno la loro “vocazione naturale” nel fondo valle in prossimità di corsi d’acqua, aree a tutt’oggi esondabili. La sicurezza idraulica – così come quella sismica di cui, purtroppo, ci si ricorda solo quando si verificano terremoti importanti – richiede azioni concrete: dobbiamo aprire i cantieri» prosegue Tanzini.

Buia (Ance nazionale): «Non sono accettabili rimpalli e ricatti politici» «Non si può ogni anno aspettare nuove vittime e contare i danni per accorgerci ancora una volta che non si è fatto nulla per mettere in salvo territori e città – denuncia il presidente di Ance nazionale Gabriele Buia – Occorre immediatamente ripristinare un centro di coordinamento degli interventi per accelerare la spesa anti dissesto, come era stato istituito 6 anni fa e che poi per ragioni oscure è stato smantellato; su questi temi di grande rilievo ed emergenza nazionale non sono accettabili rimpalli e ricatti politici: spendere subito quelle risorse, che peraltro sono bloccate da anni, è dovere morale e una responsabilità precisa di chi governa e di chi amministra».

Articolo precedenteCoronavirus. Contagi in aumento in Toscana, in un giorno 483 casi. Tra i positivi anche 33 suore
Articolo successivoCittà che legge. Colle Val d’Elsa capitale del libro con il festival “Abbiccì leggiamo insieme”