La collaborazione tra le città di Firenze e Prato al centro dell’incontro che si è tenuto nelle scorse ore a Palazzo Medici Riccardi tra i sindaci Dario Nardella e Matteo Biffoni: all’ordine del giorno i servizi delle due città, le attività istituzionali sinergiche e i progetti di sviluppo condivisi. Tra le questioni affrontate dai due sindaci anche i primi passi della nuova azienda municipalizzata Alia e la problematica dell’abbandono dei rifiuti, in particolare degli scarti tessili, nei Comuni della Città metropolitana di Firenze e della Provincia di Prato. E’ forte la volontà dei sindaci di lavorare insieme per affrontare una problematicità che varca i confini comunali, con l’abbandono di scarti di lavorazione e di rifiuti indifferenziati a macchia di leopardo nell’area vasta compresa tra Prato e Firenze. Per questo motivo è stata presa la decisione unanime di rivolgersi alla Procura della Repubblica perché avvii un’indagine approfondita sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da parte delle aziende dei territori pratesi e fiorentini. Questo tema, inoltre, sarà messo all’ordine del giorno della giunta congiunta tra Comuni di Firenze e Prato che si terrà il prossimo settembre.

Giro di vite «L’incontro è stato molto importante perché ci ha permesso di fare il punto sulle questioni che accomunano i nostri comuni – ha detto il sindaco Nardella -, sulle quali lavorare in sinergia già a partire dall’incontro congiunto tra le due giunte comunali che faremo nel mese di settembre. Con Biffoni c’è piena collaborazione per affrontare insieme il nuovo fenomeno dei rifiuti tessili abbandonati in periferia al confine tra le due città – ha continuato – e ci rivolgeremo anche alle autorità giudiziarie competenti. Da soli noi sindaci non possiamo farcela. E’ fondamentale affrontare insieme e in maniera decisa e strutturata, l’abbandono dei rifiuti sui nostri territori e stroncare eventuali traffici illeciti collegati». «A Prato abbiamo dato una forte stretta sui controlli per contrastare il fenomeno dello smaltimento illegale e dell’abbandono degli scarti tessili, sia agendo direttamente sulle aziende per verificare la regolarità della gestione dei rifiuti, sia con attività sul territorio grazie all’impegno della Polizia comunale e provinciale – ha sottolineato il sindaco di Prato Biffoni -. Questo non è sufficiente perché è fondamentale un intervento di ampio respiro al di là dei confini comunali di competenza. Per questo già nel mese di aprile, tramite la Prefettura di Prato, abbiamo chiesto un incontro alla Prefettura di Firenze segnalando la situazione e auspicando il coordinamento di controlli interprovinciali. D’accordo con il sindaco Nardella le città di Firenze e Prato faranno un passo ulteriore, rivolgendosi anche alla Procura della Repubblica affinché vengano troncati i traffici illeciti e gli abbandoni. Un intervento strutturato è fondamentale per tre ordini di motivi – ha aggiunto Biffoni -: garantire il rispetto delle regole e la legalità, mantenere il decoro urbano e ambientale dei nostri territori, tutelare tutte le aziende che lavorano nel rispetto delle norme e che trovano la concorrenza di chi crede di fare il furbo».

Articolo precedenteTurismo nelle città d’arte. Franceschini: «No ai ticket, si ai regolatori d’accesso»
Articolo successivoMigranti, bomba sociale. Sindaco denuncia Governo. «Alimentato business da tre soldi»