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Rifiuti cimiteriali smaltiti illecitamente. E’ quanto scoperto dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Palazzuolo sul Senio che nel territorio di Marradi hanno rinvenuto in prossimità di un magazzino,  un cumulo di circa quattro metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, quali rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione, che contenevano però anche resti di loculi e tombe.

I rifiuti erano depositati in prossimità di un veicolo cassonato, di cui è stato subito individuato il proprietario che è risultato essere il titolare di una impresa edile, che innanzitutto aveva depositato i rifiuti in luogo diverso da quello di produzione, come previsto dalla normativa, e gli stessi giacevano stoccati senza alcuna delimitazione, protezione e riparo dagli agenti atmosferici. Indagini successive hanno permesso di appurare che il soggetto era stato incaricato di operazioni di esumazione (recupero resti mortali di un defunto sepolto nel terreno dopo un periodo di tempo) ed estumulazione (recupero resti mortali di un defunto sepolto in un loculo dopo un periodo di tempo) dei feretri ma non della gestione dei rifiuti da esse derivanti, gestione che restava pertanto nella responsabilità del Comune di Marradi, produttore del rifiuto.

Denuncia per gestione illecita dei rifiuti «Il soggetto – spiega una nota dei Carabinieri – poi non provvedeva secondo le prescrizioni impartite dal militari che avevano disposto la rimozione dei rifiuti e il ripristino dello stato dei luoghi, rimozione avvenuta ma senza esibire l’analisi dei rifiuti ed i formulari di identificazione dei rifiuti trasportati, cioè idonea documentazione atta a dimostrarne il corretto smaltimento. Si tratta infatti di rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari, per evitare infezioni. Non potendo individuare la destinazione e le modalità di gestione e di smaltimento dei rifiuti, né l’eventuale pericolosità dei rifiuti prodotti dalle attività di esumazione ed estumulazione, non si può dunque escludere che la condotta illecita non abbia cagionato danno o pericolo concreto ed attuale di danno alle risorse ambientali urbanistiche o paesaggistiche protette». Al termine delle indagini l’imprenditore è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti urbani cimiteriali da esumazione ed estumulazione.

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