Uno sforzo per trovare una soluzione in grado di evitare lo spostamento ad Arezzo e Firenze dei 160 lavoratori della sede di Siena della Engineering è stato chiesto oggi dal consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini ai rappresentanti dell’azienda nel corso di un incontro al quale hanno preso parte anche le organizzazioni sindacali di categoria.

Smart working in una sede più piccola L’incontro è stato convocato per fare il punto dopo la decisione dell’azienda di chiudere la sede senese della società di servizi. Per evitare la chiusura e mantenere i lavoratori a Siena la Regione ha prospettato all’azienda l’ipotesi di far leva su un rafforzamento dello strumento dello smart working, già in parte attuato dai lavoratori del gruppo e inserito negli integrativi aziendali, che potrebbe rendere possibile lo spostamento in una sede più piccola, con notevole riduzione di costi ma consentendo comunque il mantenimento della presenza dei lavoratori su Siena.

L’azienda non disposta a rivedere le scelte Da parte dell’azienda la risposta è stata netta: la riorganizzazione dei siti è un processo avviato a livello nazionale e non ci sono le condizoni per rivedere la scelta. I vertici della società si sono comunque detti disponibili ad accrescere il numero dei giorni nei quali i lavoratori possono essere in smart working e di valutare la permanenza degli addetti che sono distaccati presso i siti dei clienti del servizio.

 

L’incontro si è concluso con un nuovo appello di Simoncini Simoncini all’azienda a rivalutare la decisione presa prima dell’incontro previsto per mercoledì prossimo con le organizzazioni sindacali.

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