In Toscana gli sportelli bancari sono calati di oltre 500 unità in dieci anni (da oltre 2.500 nel 2008 a meno di 2 mila a luglio 2018, pari al -23%). Diminuiranno ulteriormente, attestandosi poco sopra quota 1.800 per una perdita di circa altre cento unità, nel 2019 in base alle stime sui piani industriali in attuazione o in via di presentazione dagli istituti. Parallelamente, gli addetti bancari in Toscana sono diminuiti di quasi un terzo (passando dai 31.500 nel 2008 ai 22mila nel 2018).

I Comuni senza sportelli Questo, in sintesi, il quadro illustrato oggi a Firenze dal segretario generale di Fisac Cgil Toscana Daniele Quiriconi. Secondo il sindacato alcuni comuni toscani risultano privi di uno sportello bancario. Tra questi, vi sono Castiglione di Garfagnana (Lucca), Lorenzana, Marliana (Pistoia), Montemignaio (Arezzo), Piteglio, Rio nell’Elba, San Godenzo (Firenze), Villa Collemandina (Lucca). «I piani industriali di tutte le aziende propongono nuovi esuberi e nuove chiusure – commenta Quiriconi -. Tutto ciò anche nel momento in cui le principali banche italiane, come testimoniato dai dati delle semestrali, riprendono a macinare utili, dai 2,17 miliardi di Intesa ai 288,5 milioni di Mps». Tanto che viene da chiedersi, aggiunge il sindacalista, «se dopo tanta retorica sulle periferie abbandonate non sia il caso che politica e governi non possano chiedere conto di queste scelte. Certo lo farà il sindacato a partire dal prossimo contratto e nei tanti negoziati aziendali. E non è possibile che si debbano fare anche 20-30 chilometri per trovare uno sportello bancario».

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