Sono 7.700 le assunzioni previste dalle imprese con dipendenti che operano in provincia di Pisa nei primi tre mesi dell’anno tuttavia resta elevata la quota di posti (uno su tre) che le imprese pisane dichiarano di avere difficoltà a reperire. Lo rende noto la Camera di commercio di Pisa analizzando i dati provinciali del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal relativo al primo trimestre dell’anno.

Cresce domanda nel manifatturiero Cresce, è spiegato in una nota, «la domanda nel manifatturiero, in calo i servizi: nel primo caso la domanda di lavoro nel manifatturiero è contraddistinta da un 26% di posti offerti a personale under 30 e da un 19% destinato a donne mentre il 32% dei lavoratori sarà difficile da trovare, nel commercio invece il 31% dei contratti sarà destinato ai giovani, il 21% a donne mentre il 32% sarà difficile da reperire, mentre negli altri servizi la quota sale al 35%». Le quote più elevate di personale difficili da trovare si trovano tra i laureati: qui quasi un lavoratore su due per il quale è richiesta la laurea è difficile da trovare, ma anche tra i diplomati è difficile trovare la figura giusta: nel settore amministrazione, finanza e marketing la difficoltà di reperimento è al 33%, nel settore moda raggiunge il 57% con le difficoltà che salgono al 57%, difficile anche trovare personale qualificato per l’indirizzo benessere (49%), ristorazione e meccanica (41%).

La top ten delle professioni ricercate dalle imprese pisane nei primi tre mesi del 2020 vede in testa gli addetti ai servizi di pulizia (il 47% sarà offerto a donne e per il 60% a persone con più di 29 anni), seguiti dai camerieri di bar e dagli addetti all’amministrazione. A seguire commessi, camerieri di sala, conciatori, camionisti, muratori, addetti alla contabilità e confezionatrici di capi di abbigliamento.

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