Un nuovo progetto di ricerca sulla risposta immunitaria, nell’adulto e nel bambino, al vaccino contro l’Ebola. E’ quello coordinato dalla Sclavo Vaccines Association con la partecipazione dell’Università di Siena, avrà la durata di cinque anni e si avvarrà di un finanziamento complessivo di oltre 15 milioni di euro provenienti dal programma europeo ‘Innovative Medicines Initiative 2’ (IMI2), partenariato tra Unione Europea (Horizon 2020) e Federazione Europea delle Industrie e delle Associazioni Farmaceutiche (EFPIA). A comunicarlo con una nota è l’Università di Siena che, nell’ambito del finanziamento, riceverà 1,6 milioni di euro. Il progetto è denominato VSV-EBOPLUS ed il suo obiettivo è decifrare l’impronta immunitaria e molecolare stimolata nell’adulto e nel bambino dal vaccino VSV-ZEBOV, l’unico ad avere già dato prova in studi clinici di fase III di sicurezza e di efficacia contro la malattia provocata dal virus Ebola.

Studi clinici su mille persone «Questo studio, che sarà condotto su un grande numero di campioni clinici da soggetti vaccinati in diverse fasce di età e in diversi continenti, potrà accelerare notevolmente lo sviluppo e l’impiego di un vaccino contro l’Ebola sicuro ed efficace» spiega la professoressa Donata Medaglini, coordinatrice del progetto di ricerca che si avvarrà di studi clinici sul vaccino condotti in Europa, Africa, Stati Uniti su circa 1000 tra adulti, adolescenti e bambini.

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