Foto Pixabay

Al via in una particolare zona di Arezzo, nel rione La Parata, un’attività di vigilanza veterinaria della Asl sui pipistrelli, a seguito del caso del gatto che aveva morso la sua proprietaria e che è risultato positivo al Lyssavirus, un raro virus simile alla rabbia la cui trasmissione a un felino è stata riscontrata solo una volta nel mondo, nel 1966.

Vicino al torrente colonie di pipistrelli L’area cittadina messa sotto attenzione dai veterinari, già perlustrata, è caratterizzata da un corso d’acqua, il torrente Castro, che procede per un tratto tombato in città, poi torna all’aperto vicino alle case e tra alberature. Nella zona c’è l’abitazione del gatto che ha morso la padrona e nel tratto tombato del torrente si anniderebbero colonie di pipistrelli. L’ipotesi è che uno di questi abbia trasmesso al gatto il Lyssavirus.

Articolo precedenteCoronavirus. In Toscana ripartono calcetto, saune e giochi con le carte. Sì alla consultazione di giornali e riviste
Articolo successivoPalio è identità. E Siena trionfa immortale…anche nel suo giorno più surreale