E’ stata una notte di speranza e solidarietà quella appena trascorsa al policlinico Santa Maria alle Scotte, dove sono stati effettuati in contemporanea un trapianto di cuore e uno di polmone su due pazienti. Sono state impegnate simultaneamente due sale operatorie con circa 30 professionisti a lavoro per tutta la notte. Grazie alla generosità della famiglia di un giovane, deceduto a seguito di incidente stradale, sono stati donati organi e tessuti che hanno permesso di mettere in moto la macchina della solidarietà per salvare diverse vite umane: cuore e polmone sono stati trapiantati a Siena, fegato, pancreas e un rene a Pisa, un altro rene a Bologna e le cornee sono state inviate alla Banca delle Cornee di Lucca, grazie anche all’organizzazione attivata dal Coordinamento Organi e Tessuti dell’AOU Senese, dove ha sede l’unico centro trapianti di cuore e polmone della Toscana.

Il dg Tosi: «Interventi possibili grazie alla generosità delle famiglie» «In questi ultimi dieci giorni – spiega Pierluigi Tosi, direttore generale – abbiamo effettuato ben quattro trapianti di cuore, due di polmone e tre di rene, grazie alla generosità delle famiglie dei donatori e alla dedizione e competenza dei nostri professionisti, nei reparti, in sala operatoria e al coordinamento donazioni. Ringrazio davvero tutti e, in particolare, l’ottima organizzazione e competenza che ha consentito di dare una risposta rapida e concreta per le esigenze di tutti i trapiantati, oltre alle gestione delle consuete emergenze. Ringrazio anche la Misericordia di Siena e le Forze dell’Ordine per la grande capacità organizzativa, dimostrata nei giorni scorsi, nelle attività di trasporto d’organi». Per il cuore si tratta del settimo trapianto del 2017 ed è stato effettuato su una donna, affetta da malattia cardiaca terminale, in attesa da molto tempo del nuovo organo; il polmone è stato trapiantato su un uomo, con malattia terminale, ed è il sesto del 2017. Gli interventi si sono conclusi nella mattina del 29 giugno ed entrambi i pazienti sono ricoverati in Terapia Intensiva Cardiotoracica.

Articolo precedenteIl Medioevo in tavola. Sapori e saperi nel piatto pensando al tempo che fu
Articolo successivoMusicisti cercasi. Teho Teardo in concerto sotto le torri, open call per bassisti e chitarristi