«Per il suo prossimo tour in Nepal, che sta per cominciare, assegneremo a Marco Banchelli il titolo di ambasciatore di Toscana. È portatore dei valori di pace, di non violenza, della volontà di relazione tra i popoli che caratterizzano la nostra terra». A dirlo il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, che al palazzo del Pegaso a Firenze ha assistito alla proiezione della mostra fotografica ‘Da Monte Morello all’Everest’ e presentato il tour 2018, ‘Orme di pace’, di Banchelli, il ‘ciclonauta’ ambasciatore di pace.

5 tappe per il prossimo viaggio Banchelli unisce valori di pace alla passione per lo sport «e per il ciclismo in particolare –ha aggiunto Giani –, lui che a Sesto Fiorentino ha vissuto a pochi passi dall’abitazione di Alfredo Martini». Banchelli è stato già 35 volte in Nepal e ha raccolto le immagini della sua personale avventura di un viaggio lungo trent’anni, «tra monti, natura, templi e spiritualità». Ci tornerà tra pochi giorni, con un viaggio fatto di «cinque tappe principali, con movimenti e spostamenti non solo in bicicletta», come ha spiegato lo stesso particolare ciclista. Gli incontri saranno questa volta anche nel segno della cultura culinaria: Banchelli cercherà di portare l’arte della cucina toscana in quelle terre, accompagnato nel viaggio dal libretto ‘Ti cucino una storia’. In Nepal, Banchelli ha fondato anche un viola club a Kathmandu, «perché ero là quando Batistuta fece gol a Wembley», e ha portato di recente lo stemma del Gonfalone della Toscana, donatogli da Giani.

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