Rispetto dell’ambiente e sostenibilità sociale al centro dell’operato di Acquedotto del Fiora. Il gestore idrico ha presentato, nel corso dell’assemblea dei soci che si è tenuta a Grosseto il 26 ottobre scorso, il rapporto sulla sostenibilità 2017. Il documento, giunto al suo nono anno di pubblicazione, ha ottenuto quest’anno la certificazione di conformità agli standard GRI di ente terzo a livello “comprehensive”, cioè il livello massimo, rendicontando tutti gli indicatori previsti: si tratta di un importante riconoscimento, frutto del grande impegno e del lavoro sinergico svolto dal team di dipendenti incaricato, che fornisce prova della completezza, della trasparenza e dell’affidabilità del report.

Il rapporto sulla sostenibilità 2017 Nel rapporto sulla sostenibilità 2017 viene evidenziato come la gestione di Acquedotto del Fiora, una tra le più grandi aziende del territorio senese e grossetano e che si occupa di un servizio pubblico di primaria importanza per la collettività, comporti una responsabilità a livello sociale e ambientale oltre che a livello economico, in quanto ha impatti su tutti gli stakeholder con i quali opera. Per tale motivo, nel corso del 2017 sono stati numerosi gli incontri con i diversi portatori di interesse, dai soci e rappresentanti delle amministrazioni locali alle associazioni dei consumatori, sindacati e associazioni di categoria, così da prendere coscienza di eventuali problematiche, evitare o ridurre i possibili disagi della comunità e contribuire fattivamente allo sviluppo e alla tutela del territorio e dei cittadini che vi risiedono. Oltre a ciò, Acquedotto del Fiora ha partecipato a numerose iniziative per l’innovazione, la cultura, l’ambiente e il sociale e sono state tante le scuole, gli istituti e i gruppi che hanno visitato le sorgenti e gli impianti, mentre più di 1.000 ragazzi hanno partecipato ai progetti di educazione ambientale promossi dal gestore in collaborazione con alcune realtà del territorio di riferimento. Il report 2017 conferma che nel contesto geografico in cui opera, contrassegnato dalla pressoché assenza di distretti industriali, Acquedotto del Fiora continua a rappresentare un modello, generando un indotto significativo e specializzato per le aziende locali e non solo. La crescita costante dell’azienda, la mole degli investimenti realizzati e da realizzare, la stabilità finanziaria data da un contratto di finanziamento a medio/lungo termine di 143 milioni di euro già in fase di rientro, generano stimoli e risorse per far crescere il sistema imprenditoriale locale e mantenere buoni livelli occupazionali.

Gli investimenti Oltre 27 milioni e mezzo di euro gli investimenti realizzati dal gestore nel 2017, pari a oltre 68 euro per abitante residente, un dato superiore rispetto alla media nazionale e in linea con le più evolute realtà idriche a livello europeo. Nel periodo 2002-2016 sono stati investiti oltre 380 milioni di euro per il rifacimento, ammodernamento di reti e impianti e per la realizzazione di nuove opere, che hanno permesso – pur nella consapevolezza che occorrerebbero maggiori risorse da destinare al servizio idrico integrato – di recuperare ritardi infrastrutturali e tecnologici pregressi e di accompagnare così lo sviluppo del territorio. Le opere previste dai documenti di programmazione sono tuttavia insufficienti per fare quanto sarebbe indispensabile: non solo completare la dotazione infrastrutturale, ma anche garantire la manutenzione dell’esistente, in stato di generale vetustà. Acquedotto del Fiora ha attivato una serie di interventi specifici per mitigare gli effetti dello stato delle infrastrutture, ma l’ampio territorio e la scarsa densità di popolazione rendono oggettivamente complessa la gestione di un servizio a rete come quello idrico. Il gestore infatti opera in un territorio di oltre 7.500 chilometri quadrati (circa il 33% della Toscana) e di quasi 403mila abitanti, con una densità di popolazione di circa 53 abitanti per chilometro quadrato, una tra le più basse a livello nazionale; gestisce 2.971 impianti e 11.124 chilometri di rete, equivalenti a circa 27,6 metri per abitante residente, dato ben al di sopra della media nazionale che è di 9,67 metri per abitante. Nonostante tale complessità, l’azienda ha continuato a prestare particolare attenzione a tutti gli aspetti gestionali ed è comunque riuscita a proseguire la sua politica di contenimento dei costi, rimasti pressoché costanti; la stabilizzazione dei nuovi sistemi informatici invece ha permesso di rispondere prontamente al cambio di passo richiesto dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Servizio Idrico (dal 2018 Autorità Energia, reti e ambiente – ARERA). Per garantire la qualità e la salubrità della risorsa idrica, le acque erogate sono state sottoposte ad analisi continue, con un totale di 109.798 parametri analizzati nel 2017, mentre il costante impegno nel settore della depurazione contribuisce al miglioramento e alla tutela della salute di fiumi e mari.

Tra siccità e risparmio di acqua Purtroppo il 2017 è stato un anno di siccità molto pronunciata e Acquedotto del Fiora ha dovuto far fronte a una condizione di pesante emergenza idrica, che ha inciso in maniera significativa non solo sui costi operativi, ma anche sui consumi di energia. Tuttavia, grazie agli interventi realizzati negli anni precedenti e all’impegno profuso dal gestore, gli effetti della crisi idrica sono stati contenuti e i disagi per i cittadini limitati. Quanto accaduto dimostra però come i cambiamenti climatici abbiano effetti negativi sulla vita e sulle attività dell’uomo ed è per tale motivo che la sostenibilità, il rispetto per l’ambiente e la tutela delle biodiversità hanno ormai un ruolo fondamentale nell’amministrazione dell’azienda. Il tema ambientale, il risparmio della risorsa acqua e la sua depurazione dovranno essere i temi che guideranno la programmazione degli investimenti futuri, specialmente in un contesto geografico che punta molto sul turismo, sull’accoglienza e sulla bellezza e integrità del territorio gestito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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