«I numeri annunciati per infermieri e operatori socio sanitari non è sufficiente neanche a coprire il turn-over del personale». A dirlo in merito al piano assunzioni per il presidio ospedaliero di Prato diffuso nei giorni scorsi Roberto Cesario, segretario del Nursind, sindacato autonomo degli infermieri, per il territorio pratese.

Cronica carenza di personale «Nel piano si fa riferimento a 48 nuove assunzioni, ma solo 14 di queste sono riferite al comparto degli infermieri – sottolinea in una nota Cesario – mentre l’ospedale di Prato soffre da anni di una cronica carenza di personale. Il rapporto infermiere-paziente a Prato tocca la soglia di 1 a 14 nei reparti di medicina e chirurgia: quasi il doppio rispetto agli standard di sicurezza, secondo i quali l’ideale sarebbe un infermiere per 8 pazienti».

Situazione critica al pronto soccorso Una situazione particolarmente critica al pronto soccorso, «che ha una media di 300 accessi al giorno, con punto oltre i 350 – denuncia il segretario Nursind – costringendo il personale a lavorare in condizioni di grave stress per fronteggiare le quali è necessario fare appello a una grande dose di competenza e senso di responsabilità». Per Cesario «il piano annunciato dai vertici aziendali ha tutta l’aria di una trovata estemporanea per gettare fumo negli occhi su un tema delicato e annoso. Chiediamo alla Regione Toscana di aprire subito un tavolo di confronto sul personale – conclude Cesario – per garantire un servizio di alta qualità e in sicurezza ai pazienti».

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