Torna anche per l’estate 2019 la proposta di valorizzazione delle torri, delle porte e del sistema difensivo cittadino di Firenze: una proposta nata nel 2011 con l’apertura di Torre San Niccolò e cresciuta negli anni andando a includere un numero sempre maggiore di monumenti, così restituiti alla cittadinanza.  Il successo delle visite e dei percorsi offerti negli anni è in il segno di maggior rilievo su quanto il progetto sia nel cuore dei fiorentini e di tutti i visitatori: quello delle torri porte e fortezze non è più solo un circuito, ma un vero e proprio “museo diffuso” della storia e dell’architettura della città, un racconto unitario del sistema difensivo di Firenze e del suo sviluppo nel corso dei secoli, andando a comporre un disegno articolato e ambizioso di fruizione sistemica del centro storico, Patrimonio Mondiale Unesco.

L’assessore alla cultura Sacchi: «Valorizzare un’offerta culturale ricchissima» «E’ un progetto in cui l’amministrazione crede molto – afferma l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – e che permetterà di valorizzare un’offerta culturale ricchissima e poco conosciuta perché fuori dai circuiti canonici. Nostra intenzione è quella di valorizzare al massimo i nostri beni artistici e monumentali oltre ai nostri musei, con l’obiettivo a breve di creare un biglietto unico che fornisca a tutti i visitatori, in particolar modo ai cittadini, la possibilità di avere un’offerta integrata e un accesso facilitato».

Torre San Niccolò Ecco perciò che dal 24 giugno ha riaperto i battenti la Torre di San Niccolò, “regina” delle torri fiorentine, che sarà visitabile tutti i giorni fino al 30 settembre dalle h17 alle h20 (e dal 1 settembre dalle h16 alle h19; ultimo accesso mezz’ora prima della chiusura): l’accesso include  la visita guidata, che dai piedi della torre consente di raggiungere la cima seguendo un vero e proprio viaggio nel tempo e arrivando a godere di un incredibile panorama sulla città. Un’ascesa che quest’anno, per la prima volta, consentirà di ammirare dall’alto il grande lavoro di restauro e recupero delle Rampe del Poggi. Realizzate tra il 1872 e il 1876 nell’ambito del piano di allargamento dei vecchi confini cittadini, laddove un tempo sorgevano le mura difensive: mura di cui la porta di San Niccolò è oggi segno e testimonianza.

Le altre torri aperte Prendono il via anche le visite alle altre torri e porte cittadine, che vedranno protagoniste per tutta l’estate Torre della Zecca, Porta Romana – anch’esse parte, come San Niccolò, della cerchia muraria fiorentina realizzata a partire dal 1284 per volere della Signoria di Firenze, il cui progetto è legato al nome di Arnolfo di Cambio – oltre al Baluardo San Giorgio, preludio del secondo capitolo di questa storia. Il Baluardo è infatti parte dell’aggiornamento del sistema difensivo cittadino in età moderna, resosi necessario anche a Firenze per l’avvento dell’artiglieria e delle armi da fuoco. La visita al Baluardo è in collaborazione con la Compagnia Balestrieri Fiorentini. Ed è al Cinquecento, in effetti, che si legano non solo il Baluardo San Giorgio ma anche le due grandi fortezze cittadine: la Fortezza San Giovanni – più nota come Fortezza da Basso – oggi sede di prestigiosi eventi fieristico-congressuali e in gestione a Firenze Fiera – e Fortezza San Giorgio – più noto come Forte di Belvedere e sede oggi di importanti progetti espositivi di arte contemporanea.

La stanza del tesoro al Forte di Belvedere Per la prima volta in assoluto, al Forte di Belvedere, grazie alle visite guidate sarà possibile scoprire la “stanza del tesoro”: un antro realizzato in prossimità di un profondo pozzo scavato nella collina in corrispondenza della palazzina centrale, un luogo segreto in cui era custodito il tesoro di famiglia dei Medici. Questa cripta era protetta anche da trappole mortali collegate al congegno di apertura: un sito carico di fascino e di mistero, che arricchisce il patrimonio di preziose testimonianze di architettura militare e civile promossi nel corso del Cinquecento dai governanti medicei. Da non dimenticare , infine, la Torre di Palazzo Vecchio e il camminamento di ronda, aperti tutti i giorni: la torre, attribuita ad Arnolfo di Cambio, accompagnata dal merlato Camminamento di ronda, è il compimento del primo nucleo del palazzo di governo, edificato tra Duecento e Trecento ed è stata fino a poco tempo fa chiusa ai visitatori. La Torre di Arnolfo, con i suoi 95 metri di altezza, svetta sulla città, costituendo uno dei suoi inconfondibili simboli e punti di riferimento.

 

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