«Adeguato decongestionamento» dei migranti presenti nella Comunità di Vicofaro, a Pistoia, che saranno trasferiti in altre strutture, così da «ridurre il sovraffollamento e assicurare idonee misure di prevenzione» del Coronavirus. Lo stabilisce un’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che rappresenta l’ultimo atto del governatore uscente. In vigore da oggi, spiega una nota, l’ordinanza chiede alla Asl Toscana centro di procedere «con il ricollocamento dei soggetti presso strutture di cui abbia la disponibilità o, in mancanza, presso strutture di terzi messe a disposizione a titolo di comodato gratuito».

Ricognizione alla ricerca di strutture Adesso proseguono le ricognizioni da parte della Curia di Pistoia per individuare, d’intesa con l’Asl, i luoghi e le strutture destinate ad ospitare, in piccoli gruppi, i rifugiati. Una volta definito il quadro delle sistemazioni verrà firmata una convenzione tra Asl e Curia. L’Asl dovrà indicare in numero massimo di ospiti che, d’ora in poi, potranno trovare accoglienza nella parrocchia di Vicofaro e poi presenterà un bando per individuare il soggetto che gestirà sorveglianza, pulizia dei locali e assistenza degli ospiti delle strutture. Per il loro utilizzo non è previsto alcun costo, e saranno le diocesi a rendere disponibili gratuitamente locali di loro proprietà.

Comitato di sorveglianza di Don Biancalani Da parte sua il parroco di Vicofaro don Biancalani costituirà una sorta di Comitato di sorveglianza sull’intera operazione. L’associazione Virgilio Città Futura, che ha gestito finora l’accoglienza a Vicofaro, presenterà poi alla Regione uno specifico progetto di accoglienza.

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