foto5044Da mercoledì 14 gennaio fino a domenica 1 febbraio (feriali ore 21, festivi ore 16, lunedì 19 e 26 riposo), al Teatro Fabbricone di Prato debutta in prima nazionale “Dalle ceneri”, uno spettacolo tratto da un testo di Tahar Ben Jelloun e portato in scena da Massimo Luconi con un compagnia di attori senegalesi.

La stupidità della guerra in scena Scrittore, poeta e saggista marocchino apprezzato la sua scrittura che mescola la tradizione araba (scritta e orale) con i moduli della narrativa moderna e postmoderna, con il poema in 600 versi “Dalle ceneri”, dedicato alle vittime della guerra del Golfo del ’90, Tahar Ben Jelloun racconta la stupidità della guerra, la tragedia di corpi insepolti che errano senza dimora, la poesia come ultima speranza per il genere umano. Con la narrazione che oscilla tra il reale e l’onirico, sulla scena l’immagine del corpo martoriato di un soldato – cui da voce Ibrahima Diouf, giovanissimo talento senegalese – diventa il simbolo della precarietà di ogni azione umana: è lui a dare parola ai tanti dispersi che vagano fra cielo e terra e che attraverso la poesia diventano la voce dei morti abbandonati, delle guerre, vicine e lontane, antiche e moderne, eppure tutte uguali in morte e distruzione

 

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