In Toscana è allarme intossicazione da funghi. Dal 22 ottobre sono 35 le segnalazioni pervenute al Centro di riferimento regionale sulle tossinfezioni alimentari. «Nella quasi totalità dei casi si tratta di funghi raccolti da privati cittadini, talvolta neppure raccolti direttamente, ma regalati – spiega Costanza Pierozzi, coordinatrice del Centro  -. E purtroppo, ci deve essere sempre il caso grave, se non addirittura il morto, perché le persone si decidano a rivolgersi ai Centri micologici. Quest'anno i funghi sono cresciuti più tardi rispetto agli altri anni, e temo che questo sia solo l'inizio».

Non mangiare funghi se non si è sicuri al 100% Per questo oggi la Regione ha rinnovato l'appello perché ci si rivolga ai Centri micologici. Tutte le aziende sanitarie hanno un servizio di controllo gratuito, al quale si può accedere senza appuntamento, e dove è sempre presente un micologo, che ti dice se il fungo è commestibile o velenoso, o, anche se edibile, magari vecchio e quindi da evitare comunque. «Non mangiare funghi se non si è sicuri al 100%. A maggior ragione se il fungo è regalato – ribadisce Pierozzi -. La sicurezza assoluta si ha solo rivolgendosi ai Centri micologici. Oltretutto il fungo in sé, anche quando è commestibile, è sempre portatore di tossine, e non si deve mai eccedere in quantità Si sono registrati anche casi di persone che si sono sentite male dopo aver mangiato tanti porcini».
 

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