In Toscana 264 lavoratrici degli appalti delle pulizie nelle scuole sono rimaste senza lavoro perché escluse dall’internalizzazione che ha permesso a 567 loro colleghe di essere invece assunte dalla Regione. Così Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil della Toscana che hanno incontrato in videoconferenza la Regione, l’Ufficio scolastico regionale e la Dussmann service, capofila dell’appalto regionale pulizie e sorveglianza nelle scuole.

Necessità di adottare nuove disposizioni L’incontro, spiega una nota, era stato sollecitato dai sindacati per denunciare nuovamente il caso delle 264 lavoratrici escluse dal processo di internalizzazione. I sindacati, spiega una nota, «nell’evidenziare che la vertenza rimane purtroppo insoluta e che rischia di lasciare senza lavoro e reddito un elevato numero di lavoratrici, hanno chiesto alla Regione e all’Usr di impegnarsi per evidenziare al ministero dell’Istruzione la necessità di adottare nuove disposizioni per prevedere la reinternalizzazione delle lavoratrici rimaste escluse e, a fronte della maggiore necessità di pulizia e sanificazione delle scuole a causa dell’emergenza Covid, la definizione da parte del Miur di nuove attività di pulizia e sanificazione, che devono vedere impegnate le lavoratrici in oggetto. Inoltre, a fronte della proroga degli ammortizzatori sociali, Dussmann procederà nella proroga anche per queste lavoratrici del Fondo di integrazione salariale che proseguirà dal 9 maggio alla sospensione della prevista attività scolastica, per poi riprendere a settembre».

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