“Le parole che non ti ho detto” è un romanzo  di Nicholas Sparks uscito alla fine degli anni ’90 la cui trama, che tratta di amore e passione, nulla ha a che vedere con le vicende del Monte dei Paschi di Siena, ma il cui titolo sembra calzare a pennello a quanto sta accadendo tra i protagonisti della storia legata alla banca più antica del mondo. Dopo il Cda di Rocca Salimbeni di ieri (leggi, non sono mancate le stilettate, dichiarazioni al fulmicotone, accuse e repliche che stanno surriscaldando il già rovente clima in cima al Monte. Quelle parole non dette sono state scritte e la trama si svolge oggi sullo scenario del tutti contro tutti.
 
Pofumo e le dichiarazioni di fuoco Bocche cucite ieri all’uscita di Rocca Salimbeni da parte dei membri del Cda, dell’Ad Fabrizio Viola e del presidente Alessandro Profumo. Ma è stata proprio un’intervista rilasciata da quest’ultimo e pubblicata oggi su La Repubblica ad aver acceso la miccia di una querelle che ha interessato sindaco, sindacati, politici e Fondazioni bancarie. Ad aver innescato le repliche alcune dichiarazioni riportate nel quotidiano: «Non si tratta di impedire alla politica di tenere i piedi dentro la banca, ma di impedirgli di rimetterceli. E non solo alla politica, ma anche un pezzo di sindacato, che esprime il sindaco della città». E poi ancora «Se non riusciamo a fare l’aumento di capitale, non è a rischio solo il Monte, ma l’intero sistema bancario italiano».
 
Le reazioni di Guzzetti e Lannutti La levata di scudi contro quest’ultima affermazione di Profumo l’ha portata avanti il presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti sottolineando: «Credo che sia avventata e destituita di ogni fondamento» aggiungendo poi «non bisogna far fallire nessuno, è chiaro. Ma mi pare un’affermazione pesante». A rincarare la dose è stato poi il presidente di Adusbef Elio Lannutti che in una nota ha tuonato: «Non ha limiti l'arroganza di Profumo, avido banchiere massimo esperto in derivati tossici e frodi fiscali»
 
Fisac e sindaco di Siena vs Profumo Sulla dichiarazione di Profumo in merito a politica e sindacati fuori dalla banca, non sono state da meno le reazioni della Fisac Cgil e del sindaco di Siena Bruno Valentini. Il segretario nazionale Fisac Agostino Megale: «ribadiamo ancora una volta che non abbiamo, e non abbiamo mai avuto, scheletri nell'armadio. Per questo non comprendiamo le parole di Profumo quando invece dovrebbe assumere la consapevolezza che, nei confronti del sindacato, più che inasprire le divisioni dovrebbe lavorare per ricostruire unità e coesione, ovvero ciò che serve davvero alla banca per uscire da questa situazione di grave difficoltà». Anche il primo cittadino senese ha voluto replicare all’intervista del presidente Profumo: «Non so di quale sindacato parli Profumo perché mi pare che le scelte che la banca sta facendo anche sulla gestione del personale siano fatte in totale autonomia. Se mi si accusa di pensare anche ai lavoratori del Monte dei Paschi, questa è un'accusa che mi prendo volentieri».
 
Mansi su Panorama Domani intanto uscirà su Panorama un’intervista alla presidente della Fondazione Mps Antonella Mansi ma le indiscrezioni lasciano trapelare anche in questo caso contrapposizioni forti. «I vertici della banca sapevano che all'assemblea del 28 dicembre la Fondazione avrebbe votato contro la proposta di realizzare l'aumento di capitale a gennaio». A confermarlo nell’intervista la presidente di Palazzo Sansedoni. «Io glielo avevo detto, ma non hanno creduto che sarei andata fino in fondo. Adesso quando parlo mi ascolteranno. Lo spero per loro». Secondo quanto riportato dalla nota di Panorama con alcune anticipazioni, alla domanda «Al Monte dei Paschi la banca ha cercato di uccidere l'azionista, ovvero la Fondazione?» la presidente avrebbe risposto: «Qualcosa del genere. Ma non ci sono riusciti». Questa sera, intanto, la numero uno di Palazzo Sansedoni ci ha tenuto a precisare all’Ansa che «è un fatto chiaramente positivo che il Cda di Banca Mps abbia deciso in continuità di proseguire nell'implementazione del piano di ristrutturazione» e in merito alla decisione di Profumo e Viola di rimanere: «abbiamo sempre chiarito che non c'e' mai stata sfiducia»
 
Due spunti e accapo “Le parole che non ti ho detto”…in buona sostanza te le ho scritte. Questi sembrano i dialoghi tra i personaggi che stanno scrivendo il romanzo del Monte dei Paschi di Siena. Preme allora ricordare un passaggio del celebre libro di Sparks nella speranza che si passi dal titolo ai contenuti: “Era venuto il momento di guardare al futuro, i muri che aveva costruito intorno a sé avevano incominciato a crollare. Theresa (la protagonista ndr) aveva pianto quasi tutta la notte, ma il mattino successivo sapeva che cosa doveva fare”.

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