SCARLINO – L’economia circolare è il nuovo che avanza all’impianto di termovalorizzazione di Scarlino (Grosseto), dove è stato demolito uno dei due camini. L’investimento da parte del gestore Iren è di 150 milioni.

La fase preliminare prevede il recupero e lo smaltimento di rottami metallici, coibentazioni, refrattari, inerti (dal cemento armato), oltre allo smaltimento dei terreni inquinati. Iren Ambiente provvederà, a seguito dell’ottenimento della certificazione, all’avvio del progetto per il polo integrato. Previste anche 120 nuove assunzioni. Quattro gli impianti che verranno messi a regime: uno di trattamento pulper (scarti da cartiera) e plastiche di scarto non valorizzabili, uno di depurazione per i rifiuti liquidi, un terzo dedicato al legno, e infine un impianto di trattamento fanghi mediante ‘hydro thermal carbonization’, che produrrà biocarbone. Previste anche 120 nuove assunzioni.

“La Toscana ha scelto di procedere senza indugio sulla rotta dell’economia circolare. La nuova programmazione regionale segue una strategia chiara, che mira al recupero e al riciclo dei materiali tratti dalla raccolta differenziata, con residui sempre più marginali, e al trattamento sempre più mirato e con tecnologie sempre più innovative degli scarti differenziati – ha sottolineato il governatore Eugenio Giani -. Scarlino, un’area dalla forte vocazione produttive, sarà di nuovo protagonista dell’economia Toscana, grazie al nuovo polo, capace di recuperare importanti materiali a servizio dei vari distretti. Sarà il più grande in Italia”.

Per Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente, “Scarlino avrà un impianto nuovo, in totale discontinuità rispetto al passato, ‘integrato’, cioè unitario ma con interazioni tra i vari ambiti, e ‘circolare’, per generare prodotti dai rifiuti. Una nuova vita per questa struttura, per l’ambiente circostante, e per l’intera comunità”.

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