«Stasera tutti dal CHENNO a festeggiare l’evento storico di Subbiano, la vittoria dei subbianesi uniti contro la prepotenza, le ambizioni, le smanie di potere e le menzogne di qualcuno. E’ stato letteralmente sommerso da una valanga di NOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!! Subbiano forever!!». Con questo invito alla festa, la pagina pubblica di Facebook contraria alla fusione con il vicino Comune di Capolona ha festeggiato alla notizia che i No avevano prevalso.

A far pendere l’ago della bilancio contro l’accorpamento è stato, infatti, proprio il comune nel Casentino aretino dove i votanti sono stati 2.599 (52% degli aventi diritto) e di questi il 71% (1.844 voti) ha votato No, contro il 28% (740 voti) che ha detto Si.
Si sono espressi per la fusione, invece, i cittadini di Capolona con il Sì che ha raccolto l’89% (1.715 voti) e il No che ha di poco superato il 10% (210). In tutto hanno votato 1938 residenti, appena il 45% degli aventi diritto.

«1844 subbianesi hanno detto No alla fusione con Capolona. Ringrazio i cittadini di Subbiano, i promotori dei comitati del No, tutti i consiglieri comunali, anche di minoranza, che ci hanno sostenuto. Un ringraziamento anche a tutte le forze politiche del territorio che hanno condiviso trasversalmente questo importante traguardo» è stato il commento del sindaco di Subbiano, Antonio de Bari.

Dopo la fusione “forzata” tra Abetone e Cutigliano del febbraio 2016 (leggi) che scatenò tante polemiche e molte iniziative, compresa quella organizzata a Volterra, Orgoglio Comune“, oggi la Regione Toscana ha previsto che per le fusioni tra Comuni siano necessari i due terzi dei voti favorevoli dei partecipanti al voto per procedere. Ma il risultato preponderante dei No a Subbiano impedisce il raggiungimento di quel quorum.

Spiega il sito arezzonotizie.it che «la somma dei votanti è stata di 4.537, il Sì avrebbe dovuto raggiungere 3.024 voti, mentre invece si è fermato a 2455. Sono mancati 600 voti perché si facesse la fusione». Dunque, niente fusione e per Capolona è il secondo No in appena un anno, dopo il referendum con Castiglion Fibocchi.

«Una pietra tombale sulla stagione delle fusioni dei Comuni per come la conduce il Pd toscano», ha sentenziato il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Stefano Mugnai. «Si tratta – argomenta Mugnai – dell’ennesima bocciatura di una delle fusioni volute dalle segreterie del Pd non tanto sulla base di esigenze delle comunità locali, ma di regolamenti di conti interni al partito tra esponenti politici locali». In Toscana sono già dieci i referendum di fusione a cui i cittadini hanno detto No.

Intanto, a Torrita di Siena, il comitato contrario alla fusione con Montepulciano si sta mobilitando per una grande manifestazione nazionale che richiami tutti i sindaci, cittadini, comitati e associazioni di tutta Italia per rivendicare l’orgoglio della propria appartenenza al Comune. La battaglia continua. Intanto a Subbiano si festeggia la vittoria e il commento di un simpatizzante è «Il buon senso ha prevalso, almeno dalle nostre parti».

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