Fronteggiare una parte importante del proprio passato per cercare di avere ancora un futuro in Eurolega. Parafrasando il noto film, è il “Back to the future” della Montepaschi Siena che nel sesto turno di Euroleague va a fare visita al Galatasaray Istanbul, primo match del girone di ritorno della prima fase della massima competizione europea di pallacanestro. Non solo questo perché la Mens Sana reduce dalla vittoria sul filo di lana di Malaga, la prima in assoluto della loro stagione europea, deve cercare necessariamente nuovi successi per cercare di percorrere quello stretto pertugio in salita che conduce al passaggio del turno in Eurolega. Il primo step li ha portati nella capitale turca dove si troveranno faccia a faccia con coach Ergin Ataman, il primo ad aver conquistato un trofeo con la Montepaschi (Coppa Saporta 2002) e colui che, in un certo senso, ha dato il là allo straordinario ciclo di successi senesi. Ci saranno altri duee ex importanti come Henry Domercant e Malik Hairston, recentemente ingaggiato da un Galatasaray decimato dagli infortuni in questa prima parte di stagione. Due giocatori non a caso, visto che entrambi facevano parte del roster della Montepaschi quando questa riuscì a conquistare le sue ultime due partecipazioni alle Final Four di Eurolega: a Madrid nel 2008 c’era Domercant, a Barcellona nel 2011 Hairston.
 
Le parole del coach «Giocare a Istanbul, contro la squadra campione di Turchia, contro quel Galatasaray che con un perfetto secondo quarto aveva messo le basi per vincere all’esordio a Firenze, è un’occasione per proseguire nel nostro cammino – ha detto il coach senese Marco Crespi alla vigilia del match con i turchi -. Giocare in trasferta, contro giocatori di altissima qualità, con in palio due punti penso saranno sicuramente motivazioni per aggiungere qualche cosa alla memoria del nostro gruppo. La squadra di Ataman sa essere cinica guidata da Arroyo. Ha cambiato parzialmente volto causa qualche infortunio, ma gli arrivi di Hairston e Mensah-Bonsu confermano le loro ambizioni».
 
La chiave tattica Non casuale la menzione di Arroyo. Nell’andata fu il leader e il trascinatore del Galatasaray. Inevitabile pensare alla sfida nella sfida con Daniel Hackett che nell’opening game di Firenze dimostrò di avere lo stesso peso specifico all’interno del roster mensanino. Il duello tra i due potrebbe essere un fattore determinante. Per la Montepaschi sarà importante avere anche un contributo importante da parte degli esterni: in tal senso, visto che Kim English ormai è fuori dalle rotazioni di Crespi e tutti attendono l’ufficializzazione del suo divorzio con Viale Sclavo, fai puntati su Erick Green che nelle ultime uscite di Siena ha dato decisi segnali di crescita. Interessante anche la sfida nel settore lunghi dove la verticalità dei turchi rappresenta sicuramente un aspetto su cui i vari Hunter, Ress, Ortner e compagni dovranno stare molto molto attenti. Servirà, in sostanza, grande lucidità. Il Galatasaray è una squadra diversa negli uomini rispetto a quella vista a Firenze ma le caratteristiche di squadra sono simili: gli uomini di Ataman vorranno correre, a Siena il compito di rallentare il ritmo con la propria difesa. Senza farsi condizionare dall’infuocato pubblico dell’Abdi Ipecki di Istanbul o da quella che sembra ormai diventata la canonica abitudine dei game plan degli avversari della Montepaschi: cioè fare fallo su Hackett. Ne ha già subiti 41 nei primi 5 match di Eurolega. Se non è un record poco ci manca. «Keep calm», verrebbe da dire a lui e alla Mens Sana, cercando di far rivedere quanto di buono è stato espresso a Malaga. «Dovremo rimettere in campo quell’atteggiamento per cercare di centrare la vittoria», ha detto, saggiamente in sede di presentazione, il capitano biancoverde Tomas Ress. Poche parole ma la sostanza di ciò che necessariamente servirà alla sua squadra.

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