Il Montepaschi di Siena chiude il 2013 in rosso per 1,43 miliardi di euro (-3,16 mld nel 2012), un risultato superiore alle attese degli analisti che stimavano 850 milioni di euro. Nel solo quarto trimestre il rosso e' di 920 milioni. Sul risultato pesano le rettifiche su crediti.

I conti d'esercizio La banca senese ha riportato rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 2,75 miliardi di euro con un'incidenza del quarto trimestre 2013 pari a circa 1,21 miliardi. Lo ha annuncia la banca stessa presentando i conti dell'esercizio aggiungendo che ha rinnovato l'accordo di pre-underwriting con il consorzio di garanzia a servizio dell'aumento di capitale da 3 miliardi di euro. A guidare l'operazione è Ubs, al fianco di Citigroup, Goldman Sachs e Mediobanca. Si aggiungono poi Barclays, BofA Merrill Lynch, Commerzbank, JpMorgan, Morgan Stanley e Socie'te' Ge'ne'rale in qualita' di joint bookrunners.

Il commento «I target di Basilea 3 sono stati raggiunti». Parole, in conference call, di Fabrizio Viola, ad di Monte Paschi che sottolineato come si tratti di risultati «importanti: la liquidità e il capitale rappresentano obiettivi primari del nostro piano. Mps ha chiuso l'anno con un aumento della copertura dei crediti deteriorati, che ora sono ai livelli più alti del settore – ha ricordato Viola aggiungendo che la banca – ha migliorato il proprio profilo di rischio. L'aumento di capitale da 3 miliardi sarà fondamentale per creare una nuova base stabile di azionisti».

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