Il sindaco Nardella e l'assessore Mantovani con i vertici del Metropolitan Museum
Il sindaco Nardella e l'assessore Mantovani con i vertici del Metropolitan Museum
Il sindaco Nardella e l’assessore Mantovani con i vertici del Metropolitan Museum

Andare meglio di quanto fece la prima volta che sbarcò in Usa come sindaco di Firenze, del suo predecessore Matteo Renzi, non dovrebbe essere molto difficile. Dario Nardella non incontrerà nel suo viaggio negli Stati Uniti – in corso di svolgimento da lunedì scorso,  fino a giovedì sera – il presidente Barack Obama e quindi difficilmente quest’ultimo potrà ripetere la battuta che fece il primo leader statunitense di etnia afroamericano al poi divenuto premier Matteo Renzi: «Firenze, una bellissima città. Conosciuta soprattutto per i suoi eccellenti ristoranti». A riportare alla stampa, fra il serio e l’imbarazzato, quella frase di Obama rivolta nei suoi confronti, fu proprio l’oggi “sindaco di Italia” Renzi, che non nascose il suo imbarazzo per quell’accostamento fra la sua città e luoghi atti a ritrovarsi per mangiare all’ombra del Duomo del Brunelleschi. Nardella non incrocerà il capo di stato maggiore della Difesa Usa ma sta dedicando il suo tour nella terra scoperta da Cristoforo Colombo a caccia principalmente di finanziamenti che potrebbero arrivare da investitori statunitensi che da anni intrattengono rapporti con l’Italia, e a fissare appuntamenti nella sua agenda con artisti che esporranno a Firenze dal prossimo autunno. Accompagnato dall’assessore alla cultura Nicoletta Mantovani, che in Usa è di casa visto che il marito poi defunto, Luciano Pavarotti, era una star acclamata da New York a Washinghton, passando per Denver e Seattle, due giorni fa Nardella ha incontrato  il direttore del Metropolitan Museum Thomas Campbell, la direttrice delle mostre Jennifer Russell e la curatrice delle mostre Carmen Bambach, con i quali hanno parlato della mostra degli Arazzi “Il Principe dei Sogni. Giuseppe negli arazzi medicei di Pontormo e Bronzino” che si terrà a settembre prossimo a Firenze, ma anche della riforma del sistema museale  di cui si sta occupando il ministro Dario Franceschini.

Nardella e Mantovani di fronte al Washington Museum
Nardella e Mantovani di fronte al Washington Museum

Gli appuntamenti a stelle e strisce di Nardella È in ponte con rappresentanti americani anche un convegno sulla pace con i sindaci di tutto il mondo che si terrà a Firenze prima dell’estate, oltre che di possibili investimenti statunitensi sul museo degli Uffizi. Al centro dell’incontro di ieri, come detto, anche importanti scambi culturali, come il programma congiunto Firenze – Metropolitan Museum per gli anni 2016-2018 sui grandi artisti americani, a cominciare dalla mostra di Mark Rothko, alla luce del grande successo riscosso dall’esposizione di Jackson Pollock. Proprio Rothko esporrà le sue opere a novembre prossimo nella città nativa di Dante Alighieri, pochi giorni prima dell’arrivo a Firenze di Papa Francesco.

Negli Usa per Firenze Il sindaco Nardella ha avuto, tra le altre cose, un meeting con  i vertici della New York University e alcuni investitori americani. Ad introdurlo nel jet Usa il patron del marchio Everlast, Alessandro Bastagli, suo compagno di banco in tribuna autorità allo stadio Franchi di Firenze. Non è un segreto infatti che il primo cittadino fiorentino stia cercando euro o dollari freschi per il riammodernamento di varie zone della città, fra cui quella della Mercafir che presto o tardi dovrebbe essere interessata dalla costruzione di un nuovo impianto calcistico a cura della Fiorentina.

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