Mafia: Dia Catania confisca beni per tre milioni di euro«Una gravissima situazione di infiltrazione della criminalità organizzata» a Viareggio: è l’allarme che lancia il M5s in occasione di una conferenza stampa indetta per denunciare infiltrazioni mafiose in Toscana. «Gli organi territoriali preposti hanno avviato i relativi controlli al fine di prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico toscano?», si chiedono Luigi Gaetti, presidente del gruppo al Senato e vice presidente della Commissione d’inchiesta antimafia, Mario Michele Giarrusso, senatore e membro dell’antimafia, Gabriele Bianchi, portavoce M5S in Toscana e Anna Maria Pacillo, consigliera M5s a Viareggio.
I dubbi del Movimento Il M5s ha anche presentato un’interrogazione per chiedere al governo di intervenire per verificare se gli organi territoriali preposti abbiano avviato i relativi controlli «al fine di prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico della città di Viareggio». Secondo quanto denuncia il M5s, infatti, l’Autorità Portuale Regionale della Toscana ha rilasciato alla società M.G.L. Yachting Service Srl una concessione demaniale marittima che le consente ristrutturare gli immobili in concessione, previa demolizione completa e ricostruzione, su una superficie pari al 75% dell’area in concessione. La proprietà della società tuttavia risulta intestata a due donne che a loro volta, affermano i 5 Stelle, risultano essere le mogli di «due noti esponenti del clan mafioso siciliano dei Cursoti».

Il giallo dei titoli scomparsi in Comune I 5 Stelle hanno anche ricordato i casi di sversamenti illegali, situazioni in cui risultano anche in questo caso coinvolgimenti di imprenditori legati alla camorra. E che verranno portati all’attenzione della Commissione d’inchiesta sui rifiuti e di quella antimafia. A Viareggio, ricorda poi Giarrusso, «la società che possiede beni immobili comunali è fallita» così come, ricorda ancora Anna Maria Pacillo «sono scomparsi dal server in cui erano custoditi, titoli per circa 3 milioni di euro che il Comune avrebbe dovuto incassare».

 

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