Nascerà a Vivo d’Orcia, nel cuore del Monte Amiata, il Museo dell’acqua. La sinergia tra l’amministrazione comunale di Castiglione d’Orcia e AdF darà vita a uno spazio espositivo dedicato al distretto idraulico del Vivo: sarà il punto di partenza per le visite guidate che conducono a svelare la magia della sorgente dell’Ermicciolo e da qui verranno mossi i primi passi alla scoperta dei bellissimi territori alimentati da tale sorgente. Grazie alla riqualificazione delle ex scuole medie, con oltre 300mila euro di investimento interamente a carico di AdF, verrà realizzata negli spazi recuperati anche un’area uffici che ospiterà il primo sportello remoto, una novità comoda e pratica per essere sempre vicini alle necessità dei clienti coniugando innovazione e prossimità. Il progetto è stato presentato nel corso di un’assemblea pubblica a cui hanno partecipato il sindaco Claudio Galletti, il presidente di AdF Roberto Renai, l’amministratore delegato di AdF Piero Ferrari, il responsabile sviluppo infrastrutture di AdF Sergio Rossi e l’architetto Sauro Mambrini.

Il sindaco Galletti: «Sogno atteso da anni» «Oggi presentiamo un progetto importantissimo – afferma il sindaco Galletti – e coroniamo un sogno atteso da anni: la nascita nelle ex scuole di uffici di AdF e del Museo dell’Acqua, un traguardo storico per la nostra comunità e per il nostro Comune. Ringrazio il presidente Renai, l’amministratore delegato Ferrari e tutta AdF per questo investimento che valorizza ancora di più la risorsa idrica e il nostro territorio, anche dal punto di vista turistico e culturale».

Il presidente Renai: «Qui nasce l’acqua e quindi la vita» «La montagna è il cuore pulsante di tutta la nostra rete idrica – spiega il presidente Renai – lunga più di 8 mila km e al servizio di 55 comuni. Essere oggi al Vivo, insieme al sindaco Claudio Galletti e all’amministrazione comunale con cui vi è un ottimo rapporto di collaborazione, è la realizzazione di un sogno: il Museo dell’acqua non poteva che sorgere qui, dove nasce l’acqua e quindi la vita. Oltre al museo i nuovi uffici di AdF, per essere sempre di più al servizio della comunità e del territorio».

L’ad Ferrari: «Qui il primo sportello remoto» «AdF punta sull’innovazione per garantire sempre più attenzione alle esigenze dei propri clienti – sottolinea l’amministratore delegato Ferrari – Dall’esperienza maturata in questi mesi di cambiamenti e novità, che hanno visto nascere servizi come AdF per te, la videochiamata e gli AdF Point, sorgerà proprio qui al Vivo il primo sportello remoto: intuitivo, smart e completo, accorcerà ancora di più la distanza con i cittadini per essere presenti sul territorio grazie alle nuove tecnologie».

Il Museo dell’acqua sarà strutturato in ambienti aperti e continui tra loro: l’allestimento seguirà un percorso didattico-informativo fatto di pannelli, foto, proiezioni di immagini e video ed esposizione di manufatti. L’obiettivo è valorizzare il distretto idrico del Vivo e la sorgente dell’Ermicciolo e sensibilizzare i visitatori a un uso consapevole dell’acqua.
La parte museale sarà separata dallo spazio dedicato agli uffici di AdF, che offriranno ai cittadini una inedita opportunità: lo sportello remoto. Grazie ai consistenti investimenti in innovazione e alla continua attenzione al cliente e alle sue esigenze, l’azienda ha messo a punto una particolare postazione dove, grazie a una piattaforma collaborativa, i clienti che necessitano di effettuare operazioni commerciali saranno assistiti dagli operatori di AdF da remoto, in video-comunicazione, attraverso un client di controllo sui servizi e sui dispositivi hardware.

Articolo precedenteLuoghi da scoprire. Sinagoga e cimitero ebraico aprono le loro porte, tuffo nella storia della comunità
Articolo successivoCoronavirus. In Toscana è Arezzo il territorio più colpito. In un giorno 102 casi in più