Accesso regolato alle reti di nuova generazione, programma relativo allo spettro radio e modalità di incentivazione nelle reti veloci, sono le misure complementari adottate dalla Commissione europea per favorire l’introduzione e l’adozione della banda larga veloce e ultraveloce. L’accesso alla banda larga veloce e ultraveloce potrebbe esercitare un effetto rivoluzionario nella vita quotidiana, analogo a quello generato dalla ferrovia oltre un secolo fa. Le connessioni ad alta velocità agevolano il lavoro da casa e durante gli spostamenti, consentono di istituire nuovi servizi interattivi in linea in diversi settori, tra cui l’educazione e la salute (come la telediagnostica). Le nuove bande concorrono ad abbassare i costi delle PMI, rendendole più concorrenziali e aprono la strada a una nuova era di servizi video digitali, controllati dagli utilizzatori e ad alta definizione.


La situazione – Mentre gli Usa precedendo l’Europa,aprono lo spettro tv ai servizi a banda larga (wireless ad alta velocità), la nostra situazione è in stallo, nonostante il presidente dell’Agcom abbia dichiarato che “la rete mobile è a un passo dal collasso”. Lo Stato ricaverebbe infatti 3 miliardi di euro dalla vendita delle frequenze liberate dalla tv analogica. Dallo sviluppo delle reti ad alta velocità dipende anche un milione di posti di lavoro, ha detto ieri il commissario europeo alle telecomunicazioni Neelie Kroes, spiegando che la Ue “non può restare indietro rispetto alle economie asiatiche che hanno già reti web tre volte più veloci di quelle europee”.


I dati – “Al momento – ha spiegato il commissario Kroes – circa il 94% degli europei ha accesso ai servizi ADSL, ma nelle zone rurali la copertura scende all’80%”. L’obiettivo di Bruxelles è quello di assicurare il 100% di copertura entro il 2013, ed entro il 2020 l’accesso per tutti a internet a velocità superiore ai 30 Mb e per il 50%, almeno accesso ad internet a velocità sopra i 100 Mb. “Purtroppo – interviene Oreste Giurlani, vicepresidente nazionale di UNCEM – in tutto questo la montagna continua a pagare in termini di arretratezza e di ritardi con un vasto territorio ancora scoperto. Il problema potrebbe sembrare irrisorio. Ma così non è. Oggi quasi tutti hanno una connessione via internet, di solito ADSL, per connettersi con i siti più svariati del mondo. Sempre più la rete è il tramite da cui passa musica (i cd musicali sono quasi un oggetto di antiquariato, oggi c’è iTunes), socializzazione (Facebook e altri social network), foto (Flickr) e piccoli video (Youtube), e sempre più interi film. Anche la TV via internet, da esperienza di pionieri sta diventando pian piano una realtà. Tutto ciò però richiede sempre più potenza della rete, sempre più banda. E tutto ciò sarà possibile se dal vecchio doppio coassiale telefonico si passa alla fibra ottica, fin dentro le abitazioni. La capacità di “trasporto” di dati, immagini, suoni e informazioni della fibra ottica sono notevolmente maggiori del vecchio cavo telefonico”.


Roma

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