Una vittoria e una sconfitta, questo il bilancio delle toscane in questa prima giornata di campionato. Se da una parte la Mens Sana si può godere l’ottimo momento, iniziato con la vittoria della Supercoppa e proseguito con la convincente vittoria su Cremona, Pistoia deve tornare da Cantù con l’impressione che ancora manchi qualcosa per essere quella mina vagante che in tanti avevano pronosticato in pre season.

Qui Siena La squadra guidata da coach Crespi ha costantemente bersagliato il canestro della Vanoli (97 punti segnati), ma è sembrata in affanno nella metà campo difensiva, concedendo spesso facili canestri agli avversari. Permangono i problemi nella difesa sul pick and roll (come nella passata stagione), ma le note positive sono senza dubbio l’ottima prova di un Kim English a tratti immarcabile, e quella di Josh Carter, ormai una garanzia di solidità soprattutto nell’ultimo quarto. La Mens Sana è riuscita a dare la spallata decisiva al match proprio nei dieci minuti finali, schiantando la resistenza di una Cremona che era rimasta attaccata ai biancoverdi fino a quel momento. Buone indicazioni quindi, affiancate ad alcuni automatismi difensivi che appaiono ancora da rodare completamente. Proprio su questo punto torna Crespi in sala stampa, evidenziando come le caratteristiche tecniche dei biancoverdi espongano a problemi in protezione al canestro: «Viste le caratteristiche dei miei giocatori sono soddisfatto di come stiamo lavorando in difesa».

Qui Pistoia Una buona partenza quella della squadra di coach Moretti vanificata, anche in questo caso, da una difesa che ha concesso troppi canestri facili ai canturini; Pistoia ha visto sfumare le possibilità di vittoria a inizio terzo quarto, quando il parziale di 13-0 di Cantù ha trovato la Giorgio Tesi impreparata a reagire. In generale Cantù si è dimostrata squadra più rodata ed esperta, maggiormente in grado di sfruttare tutti i piccoli vantaggio che la partita gli stava concedendo. I ragazzi di Moretti tornano a casa con la sensazione che per poter migliorare ci si debba aspettare di più dalla panchina da dove, a parte il solito immortale Galanda, ben poco di buono è scaturito. Rimangono i rimpianti per una partita che inizialmente si era messa bene, con Cantù costretta a giocare senza centro per lunghi tratti di partita a causa dei problemi di falli, ma che riesce a trovare in un immarcabile Joe Ragland (25 punti, 6 rimbalzi e 7 assist) l’arma decisiva per la vittoria. Per coach Moretti il problema è stato più a livello di testa: «Dopo la prima spallata siamo riusciti a rientrare, ma all’inizio del terzo quarto si è creato un vero e proprio gap a causa del nostro sedersi emotivo, che ha creato non pochi problemi dopo l’intervallo».

I prossimi impegni Adesso le due squadre hanno già nei loro radar le prossime sfide, molto impegnative: per la Mens Sana si tratta di andare a Firenze a giocare la prima gara di Euroleague contro il Galatasaray; Pistoia invece attende di esordire davanti al proprio pubblico contro Avellino, una delle deluse di eccellenza di questa prima giornata di campionato che ha riservato non poche sorprese. Due sfide interessanti e già indicative per le rispettive ambizioni.

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