Un plafond da 200.000 euro, grazie alla Regione Toscana, per progetti di raccolta e redistribuzione di generi alimentari a disposizione degli enti del terzo settore. L’obiettivo è di evitare sprechi e andare incontro all’emergenza della povertà alimentare.

Diffondere corretta cultura della nutrizione L’emergenza della povertà alimentare, si chiarisce nella delibera approvata dalla Giunta, può essere contrastata anche salvando le eccedenze dallo spreco, impedendo che queste diventino rifiuti e redistribuendole gratuitamente alle persone indigenti. Perdite e sprechi alimentari generano impatti negativi ambientali ed economici e la loro esistenza solleva questioni di carattere sociale. Dunque la Regione ritiene opportuno individuare azioni finalizzate a favorire la raccolta e la distribuzione di generi alimentari da parte dei soggetti del terzo settore, tramite la cessione di beni non commerciabili ma ancora commestibili da parte delle aziende del settore alimentare, della grande distribuzione e della ristorazione collettiva; promuovere “stili di vita” e sostegno di specifici progetti formativi per diffondere una corretta cultura della nutrizione; implementare il sistema informativo sociale regionale, con funzioni di osservazione, monitoraggio, analisi degli interventi e delle attività realizzate, da parte dell’Osservatorio sociale regionale. Nell’ambito di queste azioni, la Regione destina, appunto, 200.000 euro a soggetti del terzo settore che verranno individuati tramite avviso pubblico. Un’apposita convenzione regolerà i rapporti tra Regione ed enti. I soggetti individuati dall’avviso pubblico dovranno presentare alla Regione Toscana un progetto per l’attuazione delle azioni indicate, che potrà essere finanziato per un massimo di 100.000 euro.

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