Portare il tema della violenza sulle donne nelle scuole toscane così da favorire una riflessione tra gli studenti sul fenomeno e sugli stereotipi di genere. È l’obiettivo di un progetto che il comitato regionale delle Pubbliche assistenze toscane, in collaborazione con il Centro aiuto donna Lilith di Empoli (Firenze), porterà in tutta la regione.

Il progetto, spiega una nota, parte oggi da Piombino (Livorno) dove stamani si tiene la prima lezione, in collaborazione con la pubblica assistenza della città portuale. Le scuole coinvolte sono il centro di formazione Alma Mater e l’Isis-Einaudi-Ceccherelli. Gli incontri andranno avanti fino ai primi di marzo. «Quella della violenza di genere – ha detto il responsabile del sociale di Anpas Toscana, Andrea Nuti – è una piaga sociale che anche nella nostra Regione ha raggiunto dimensioni preoccupanti; come Anpas Toscana abbiamo provato a dare il nostro contributo per arginarla. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere ci indica come in Toscana venga uccisa una donna ogni 40 giorni, ma accanto a questo, occorre tenere in considerazione anche i tanti episodi di abuso e violenza che avvengono nella quotidianità. Abbiamo ritenuto fosse una priorità per tutte le agenzie educative, in primis la scuola, un impegno verso la prevenzione del fenomeno». Le Pubbliche assistenze riunite di Empoli hanno dato vita dal 2002 a Il centro aiuto donna Lilith, che si occupa di donne e minori vittime di violenza.

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