valentini_bruno_1.jpg«Non comprendo perché continui a parlare a nome di tutti». Così il sindaco di Siena Bruno Valentini in una nota in riferimento alle dichiarazioni di Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo e presidente dell’Ato Toscana Sud, che, all’indomani del mancato voto in assemblea sulla richiesta di commissariamento di Sei Toscana, aveva detto: «Non è una guerra tra Arezzo e Siena, sono due posizioni diverse, entrambe legittime, ma non accetto che mi si dica che voglio strumentalizzare la questione».

«Consiglio a Ghinelli di rappresentare meglio l’intero orientamento dei 106 Comuni» «Nell’ultima assemblea il sindaco Ghinelli ha sovrapposto il suo ruolo di presidente del consesso con quello di presentatore di una mozione dirompente, senza aver condiviso con gli altri sindaci importanti documenti di cui era in possesso» sostiene invece Valentini dicendosi «scandalizzato» dal contenuto delle intercettazioni  e dalle pesanti accuse della Procura di Firenze in merito alla gara per l’affidamento del servizio rifiuti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto. «Però non ci sto a trasformare una legittima e giusta inchiesta giudiziaria sull’impostazione della gara, in una battaglia politica che mette a repentaglio oltre mille famiglie e lo svolgimento di un servizio pubblico delicatissimo, senza il quale avremmo la spazzatura abbandonata per le strade» aggiunge il sindaco di Siena secondo cui «chiedere il commissariamento di Sei Toscana è una dichiarazione di impotenza e di incompetenza, di incapacità conclamata dell’Ato a svolgere il suo ruolo di garante e controllore». Il sindaco di Siena consiglia infine al ‘collega’ di Arezzo «di rappresentare meglio l’intero orientamento dei 106 Comuni dell’Ato Toscana Sud se vuole continuare a presiederne l’assemblea».

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