Stadio_Armando_PicchiIl sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha scritto una lettera al ministro dell’interno Angelino Alfano e ai presidenti Figc, Carlo Tavecchio, e della Lega di Serie B, Andrea Abodi, per segnalare alcuni cori di matrice antisemita e «riconducibili all’apologia di Fascismo», partiti dal settore ospiti durante la gara Livorno-Ascoli del 23 dicembre. «Niente può giustificare in alcun modo slogan altamente offensivi e indegni provenienti dal settore dei tifosi piceni (‘boia chi molla’, ‘duce duce’ e ‘livornesi ebrei’)», ha scritto Nogarin.

nogarinLa denuncia del primo cittadino di Livorno L’intento del primo cittadino della città di Livorno è quello di segnalare i cori di matrice antisemita e fascista che sono partiti dalla curva ascolana durante il recente incontro di calcio svoltosi il 23 dicembre allo stadio Armando Picchi di Livorno tra gli amaranto e i bianconeri. «Un match storicamente ad alta tensione tra due tifoserie di opposta fazione – sottolinea Nogarin nella sua missiva – e che in passato ha visto spesso seguire alle schermaglie verbali scontri sia dentro sia fuori dello stadio. Quello che davvero stupisce è come nessun provvedimento sia stato preso ai sensi dell’articolo 62 del Noif (le norme organizzative interne della Figc, ndr). Mi permetto di segnalare questo increscioso episodio all’attenzione del ministro Alfano e dei presidenti federali Tavecchio e Abodi – conclude il sindaco – chiedendo di valutare se e come prendere provvedimenti a questo riguardo e mi permetto di sollecitare una più rigorosa applicazione della norma».

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