Foto Pixabay

Per il 69,4% degli italiani il vaccino anti-Covid è il modo più rapido per tornare alla normalità e il 65,2% ha intenzione di vaccinarsi appena possibile. Rimane invece un 17% che non intende vaccinarsi e un ulteriore 17% di indecisi.

E’ quanto emerge dall’indagine condotta dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, presentata questa mattina.

Over 65, miglior atteggiamento verso il vaccino

Per fotografare le attitudini della popolazione italiana verso il vaccino sono stati coinvolti 12.322 residenti di tutte le regioni. Dalle risposte date al questionario, è emerso che quelli con il miglior atteggiamento verso il vaccino sonogli anziani over65enni: sono convinti che sia il mezzo per tornare più in fretta alla normalità (76,3%) e hanno intenzione di farsi vaccinare il prima possibile 75,4%). Le percentuali di disaccordo maggiori (22,2%) si trovano invece nella popolazione tra i 35 e i 44 anni.

L’importanza di una corretta informazione

La ricerca ha fatto emergere anche il ruolo importante di una corretta informazione nell’adesione alla campagna vaccinale. Il 75,7% della popolazione italiana infatti ha dichiarato che sarebbe incentivato a vaccinarsi se ritenesse di essere correttamente informato sui rischi della vaccinazione contro il Covid-19, mentre il 7,1% non pensa che un livello di informazione maggiore sui rischi legati alla vaccinazione cambierebbe la sua propensione verso quest’ultima.

Giusto introdurre limitazioni a chi rifiuta il vaccino

Per il 50% degli italiani, inoltre, è giusto introdurre delle limitazioni per coloro che, pur potendo vaccinarsi contro il Covid-19, decideranno di non farlo, mentre il 24,6% non è d’accordo e il 25% è indeciso.In generale la maggiore parte degli intervistati (62,8%) pensa che i rischi legati alla malattia da Covid-19 siano maggiori dei possibili effetti collaterali del vaccino, contro il 15,3% che non è d’accordo. La ricerca ha analizzato anche le convinzioni degli italiani su alcune delle critiche e dubbi che più spesso si sentono circa i vaccini. E’ così emerso che per il 25,7% il vaccino contro il Covid-19 è un grande business per le case farmaceutiche e non c’è da fidarsi, contro il 42,3% che non è d’accordo, mentre per il 34,6% è stato sviluppato troppo velocemente per essere certi che sia sicuro ed efficace (contro il 35% che non è d’accordo). Il 54,1% pensa invece che i vaccini siano tra i prodotti farmaceutici più sicuri, e che sia giusto far vaccinare contro il Covid i propri genitori o familiari anziani (74,2%) appena possibile, o i propri figli (61%).

Articolo precedenteRed carpet women. Su il sipario ma aporte chiuse, i teatri tornano a vivere nel senese
Articolo successivoUn anno da non dimenticare. Testimonianze e ricordi dall’inizio della pandemia ad oggi in un convegno online