«Per sconfiggere il Covid è finalmente arrivato il vaccino. Ma un vaccino per salvare l’economia ancora non c’è e la classe politica sta guidando il nostro Paese verso la catastrofe. Questo Governo è alle corde, serve più autorevolezza». E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini secondo cui «per prima cosa è necessario ‘congelare’ le imprese e metterle in sicurezza, altrimenti alla ripartenza non ci arrivano vive. Bisogna intervenire sui costi fissi. Serve un decreto-legge che blocchi gli affitti per i prossimi 18/24 mesi e consenta di rinegoziare i debiti, per le attività più colpite, con lo Stato e con le banche: ma bisogna aiutare chi ne ha effettivo bisogno, non si possono dare risorse a chiunque, occorre uscire dalla logica dei bonus un po’ a tutti».

Urge contrinuto di solidarietà Secondo Lapini «servirebbe anche un contributo di solidarietà da parte di chi ha un reddito fisso da lavoro dipendente verso chi ha reddito da lavoro autonomo, che gli è letteralmente evaporato in mano. E soprattutto razionalizzare l’impiego delle risorse e dei sostegni. Stiamo facendo degli errori clamorosi, che poi saremo tutti chiamati a pagare».

Comparto turistico in sofferenza A soffrire in particolare il comparto turistico: «Agenzie di viaggio e alberghi – ha concluso il presidente di Confcommercio Toscana – sono alla disperazione, di fatto aperti ma senza la possibilità di lavorare ormai da dieci mesi. Poi c’è la ristorazione, colpita come pochi altri, il settore delle cerimonie e quello del divertimento notturno. Ma anche molte attività del commercio al dettaglio, l’abbigliamento in primis. A reggere meglio invece innanzitutto il settore farmaceutico, per il quale la pandemia è stata una vera e propria manna dal cielo, poi quello alimentare».

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