Droni per disinfettare gli ambienti in modo da garantire la totale sicurezza per gli operatori, che possono controllare i robot volanti distanza: è quanto prevede il progetto Robotica REstart, la cui sperimentazione è prevista entro settembre a Pisa, presso la Fondazione Monasterio e l’Azienda ospedaliero-universitaria Pisana. Il progetto è sostenuto e finanziato da Reale Mutua, capogruppo di Reale Group, attraverso la fondazione filantropica “Il Talento all’Opera”, lanciata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il robot mobile proposto sarà il risultato della riconversione di tecnologie sviluppate in ambito di robotica per ispezione, all’interno di una piattaforma robotica per la disinfezione degli ambienti. Il robot mobile sarà in grado di muoversi in modalità teleguidata, dunque da un operatore a distanza, o in modo semiautonomo e potrà mettere in sicurezza le superfici di ambienti potenzialmente contaminate, grazie al suo equipaggiamento che oltre a sensori di visione artificiale includerà a bordo strumenti di disinfezione, quali lampade UV-C o erogatori spray di soluzioni disinfettanti.

Antonini (Reale Group): «Iniziativa che coniuga salute, protezione delle persone e innovazione» «Dall’inizio dell’emergenza, Reale Group, guidata dai valori di mutualità e solidarietà che ne caratterizzano il modo di fare impresa, è scesa in campo, stanziando 5 milioni Euro per sostenere le strutture sanitarie nella gestione dell’emergenza e nello sviluppo di progetti di ricerca volti a combattere il virus. Siamo dunque orgogliosi di collaborare con partner di eccellenza come la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la realizzazione di questa iniziativa che coniuga salute, protezione delle persone e innovazione», dichiara Virginia Antonini, responsabile Sostenibilità di Gruppo di Reale Group.

Gina Giani (Il Talento all’Opera):«Nostra missione sostenere formazione e ricerca» «La Fondazione filantropica Il Talento all’Opera è ai suoi esordi: la nostra missione è, come sistema di imprese responsabili e interessate allo sviluppo del talento e del merito, sostenere formazione e ricerca, sollecitando comportamenti donativi. Naturale, quindi, impegnarsi nella lotta al Covid-19 ma saremo presenti e attivi anche nella fase della ‘ricostruzione’ delle nostre comunità con progetti ad alto impatto», commenta Gina Giani, presidente della Fondazione filantropica Il Talento all’Opera.

Sabina Nuti (Scuola Superiore Sant’Anna): «Collaborazione fra imprese e università pubblica da replicare» «Questa è una esperienza importante di collaborazione fra imprese e università pubblica, da replicare. Abbiamo sviluppato in sinergia un progetto di ricerca subito applicabile, abbiamo raccolto risorse tutte private tramite fundraising e ci accingiamo a offrire alla collettività uno strumento immediatamente utilizzabile nelle strutture sanitarie. E’ la terza missione dell’università, oltre formazione e ricerca. Tempi brevissimi, ottima risposta da parte del tessuto imprenditoriale, elevati impatti sociali: queste le linee lungo le quali ci vogliamo muovere come università», sottolinea Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

Il responsabile del progetto Frisoli: «Investire in nuove tecnologie» «E’ cruciale investire già oggi nello sviluppo delle nuove tecnologie che garantiranno la nostra sicurezza di domani nei luoghi e spazi condivisi, quali gli ambienti sanitari, di lavoro, o di attività culturali e sociali. I robot possono rappresentano un presidio fondamentale per svolgere le attività di sanificazione e igienizzazione, e con questo progetto vogliamo appunto testarne le potenzialità con una sperimentazione pilota che verrà condotta presso la Fondazione Monasterio e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana», ricorda Antonio Frisoli, responsabile scientifico del progetto.

Articolo precedenteCoronavirus. 1 metro o 1,8 di distanza? Consiglio comunale di Firenze chiede di riconsiderare la misura prevista nell’ordinanza regionale
Articolo successivoCoronavirus. La Galleria dell’Accademia non riapre il 18 maggio. La direttrice: «Non ci sono le condizioni»