Arresti per doping in una delle maggiori squadre dilettanti del ciclismo italiano. Sono in corso le operazioni della Squadra Mobile di Lucca e di quelli del Servizio centrale operativo nei confronti di alcuni dirigenti. Tra i destinatari delle misure cautelari, il proprietario del team, l’ex direttore sportivo e un farmacista che riforniva i ciclisti dei farmaci vietati dalla normativa sul doping in assenza di prescrizione medica. Numerose le perquisizioni in diverse province della Toscana che hanno coinvolto, tra gli altri, anche lo studio legale di un avvocato di Lucca.

Il presidente incoraggiava gli atleti a doparsi Tra le prime informazioni trapelate quella che fosse proprio il presidente ad incoraggiare gli atleti, molti dei quali giovanissimi, a utilizzare le sostanze dopanti tra le quali epo in microdosi, ormoni per la crescita e antidolorifici a base di oppiacei. E’ quanto avrebbe accertato la polizia nell’inchiesta che ha portato in carcere diversi esponenti di uno dei principali team dilettantistici del ciclismo italiano.

Articolo precedenteIl pensiero “sostenibile” di Enzo Tiezzi. Convegno per comprenderne l’opera. A quando una via dedicata?
Articolo successivoRelax per due. San Valentino alle Terme Antica Querciolaia, coccole a lume di candela