Foto Pixabay

L’insieme di misure restrittive causa pandemia Covid «ha reso ancora più evidenti le condizioni di disagio abitativo in cui versano migliaia di famiglie in Toscana». Lo afferma Giovanna Grigioni, referente Osservatorio Caritas, commentando il nuovo rapporto ‘Povertà abitativa e costi dell’abitare’ della Caritas di Firenze.

Il rapporto, si legge in una nota, registra una sostanziale stabilità delle condizioni di marginalità grave, dovute alle restrizioni nei sistemi di accoglienza standard, ma anche di una crescente fragilità di persone e di nuclei familiari in una situazione di relativa stabilità abitativa. Crescono gli utenti dei centri d’ascolto che hanno dichiarato di vivere in affitto: si passa dai 6.565 del 2019 ai 9.206 del 2020 (+40%). Di questi il 93% dichiara di avere un reddito insufficiente per far fronte alle normali esigenze mentre nel 2019 erano il 44,2%.

Dal Fondo di solidarietà 232mila euro a 162 richiedenti

Il Fondo di solidarietà emergenza Covid-19 dell’Arcidiocesi di Firenze ha permesso di assegnare da luglio 2020 a oggi 232.000 euro a 162 richiedenti (140 le famiglie), di cui 76 italiani. Tante nuove famiglie, secondo Grigioni, finiscono infatti per «non riuscire a far fronte al pagamento dell’affitto, delle bollette o di entrambe con il rischio, nelle prossime mensilità, di incorrere in indebitamenti o sfratti, che per il momento sono stati bloccati, Contribuendo così ad allargare la forbice delle disuguaglianze, i cui effetti potrebbero amplificarsi se nel 2021 dovessero venire meno gli ammortizzatori sociali o nuove misure ad hoc».

Articolo precedenteCoronavirus. Con la pandemia calano le imprese femminili, «Necessari interventi specifici di sostegno»
Articolo successivoLa candidatura. Seravezza propone il Palazzo Mediceo per gli ‘Uffizi diffusi’