«Non è necessario» che le misure che verranno prese per avere maggior sicurezza in alcuni punti sensibili della città di Firenze, «siano blocchi di cemento e noi non metteremo blocchi di cemento ma metteremo altri strumenti di protezione. Quello su cui lavoreranno le nostre strutture comunali saranno ad esempio fioriere o altri strumenti di questo tipo». Così l’assessore alla sicurezza urbana, Federico Gianassi, al termine di una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, tenutasi nelle scorse ore all’interno della Prefettura di Firenze, a seguito dei numerosi episodi di terrorismo avvenuti negli ultimi giorni in varie parti d’Europa, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto se nel capoluogo della regione toscana, come già avvenuto in altre zone d’Italia, come Pisa, verranno apposti nelle prossime ore dei ‘jersey’ davanti ad alcuni luoghi sensibili della città.

Luoghi maggiormente sensibili A Firenze, ha aggiunto l’assessore Federico Gianassi «ci sono luoghi, certamente partendo dal centro storico, ed in particolare il Duomo che è la zona più sensibile, dove saranno apposte tali nuove misure di protezione che faranno da deterrenti per la velocità di accesso ad alcune vie della città. Ci siamo incontrati con i vari responsabili alla sicurezza cittadina di Firenze, abbiamo stabilito con le forze dell’ordine e la Prefettura, le esigenze di implementazionedi sicurezza esistenti, partendo dalla mappatura di ciò che esiste e soprattutto partendo dal lavoro che in questi anni è stato fatto di presidio, anche quello non visivo di intelligence -ha proseguito l’assessore Gianassi -. A fronte di una situazione di governo dei fenomeni di sicurezza in città siamo pronti a recepire le indicazioni che ci sono arrivate nelle ultime ore per implementare alcune dotazioni di protezione in alcune zone sensibili della città. Penso a piazza del Duomo che è una zona molto sensibile, ma anche ad altre, come San Lorenzo, in generale il centro storico cittadino. Ovviamente già da oggi siamo al lavoro per realizzare queste ulteriori dotazioni che nei prossimi giorni verranno installate, sempre in un quadro di sinergia con la Prefettura e le forze dell’ordine, per raggiungere gli obiettivi di sicurezza che ci hanno evidenziato ovviamente con stili e metodi che siano coerenti con gli obiettivi della nostra amministrazione, del nostro sindaco, e della nostra città perchè le dotazioni possono essere realizzate anche rispettando i canoni estetici della nostra città e su questo ci muoveremo».

Questione d’estetica Le strutture mobili che verranno messe in alcune strade del centro di Firenze «saranno innanzitutto provvisorie perchè devono essere immediate. Noi lavoreremo naturalmente per strumentazioni che siano coerenti con gli obiettivi nostri di bellezza, e quindi più che i new jersey ovviamente fioriere o comunque strumentazioni di questo tipo qui, quindi gradevolmente estetiche. Siccome ci sono questioni di sicurezza e c’è stata indicata urgenza, noi procederemo già nei prossimi giorni con l’installazione di tali strutture. In questi giorni ci lavoreremo, ci lavoreranno i nostri tecnici, hanno un compito importante di realizzare queste strutture nei luoghi indicati e con gli obiettivi estetici che siano in grado di assicurare sicurezza. E’stata fatta una mappatura completa dei luoghi ritenuti sensibili, nelle prossime ore verificheremo meglio. Si tratta di una serie di interventi, credo una decina, che verranno fatti».

Nessun ritardo E sulle accuse rivolte da qualcuno a Palazzo Vecchio di un possibile ritardo del Comune di Firenze nel provvedere a certe misure di sicurezza per il capoluogo di regione toscano, l’assessore Gianassi ha replicato: «Non credo che Firenze sia in ritardo. Certamente non lo è sui temi della sicurezza e del presidio sul territorio. Anzi devo dire che in questi anni Firenze è stato un grande modello, basta vedere l’evoluzione delle normative nazionali che spesso hanno seguito quello che è successo su questo territorio, oppure al rapporto tra l’amministrazione comunale, la prefettura e le forze dell’ordine che credo rappresenti un pregio straordinario di questa città nel panorama nazionale. Quello che fanno gli altri non lo so, io so quello che facciamo noi a Firenze». Con i provvedimenti che verranno presi «non cambierà il volto della città» ha concluso l’assessore Gianassi.

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