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«E’ una vicenda che mi impressiona, mi tocca profondamente e mi ferisce  come sindaco di centrosinistra». Così il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti commentando le perquisizioni nel suo comune nell’ambito delle indagini su estremismo di destra che vede indagate 12 persone. Proprio il ‘capo’ del gruppo, insieme alla moglie e il figlio abitano nel cuore del centro storico di Sovicille e oggi, le tante vetture della Polizia, non sono passate inosservate.

«Profonda preoccupazione» «Il mio plauso va alle Forze dell’Ordine per queste indagini – sottolinea il primo cittadino – su fenomeni che non sono circoscritti solo al nostro territorio. Esprimo profonda preoccupazione perché questa vicenda, se il quadro  informativo sarà confermato, è legata al diffondersi  dello sdoganamento di parole d’odio e  sentimenti di razzismo. Invito tutti  a tenere atteggiamenti di sobrietà in quello che si dice e  si scrive sui social perché altrimenti si alimentano episodi come questi, punto di un iceberg piuttosto diffuso».

Il ‘capo’ era conosciuto in paese Parlando di quello che gli inquirenti definiscono il ‘capo’, il sindaco Gugliotti ha detto che a «Sovicille era una persona nota per i suoi orientamenti politici ma anche per la sua vita sociale e per il suo impegno con i Radioamatori»

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